Il pesce contrasta la macroalbuminuria nei diabetici

Una dieta ricca di pesce sembra in grado di ridurre la macroalbuminuria nei pazienti diabetici, mentre non pare avere lo stesso effetto sulle persone sane. È questa la conclusione alla quale è giunto un ampio studio di popolazione appena pubblicato sull'American Journal of Kidney Diseases, che ha esaminato oltre 22.000 uomini e donne residenti nella città inglese di Norwich.

I partecipanti allo studio “European Prospective Investigation of Cancer – Norfolk Study”, 517 dei quali con diabete, sono stati suddivisi in tre gruppi secondo il consumo alimentare di pesce: meno di una porzione a settimana, una o due porzioni a settimana, tre o più porzioni a settimana. La microalbuninuria è stata osservata nel 22,6% dei diabetici e nell'11,4% dei non diabetici, mentre la macroalbuminuria nell'8,3% e nello 0,6% rispettivamente.

Dopo la correzione dovuta ad alcuni fattori confondenti, il consumo di due o più porzioni di pesce è risultato essere associato a una drastica riduzione di rischio di macroalbuminuria rispetto al consumo di meno di una porzione a settimana, ma solo nei diabetici (che si sono definiti tali rispondendo a un questionario).
Questo studio, da confermare in studi prospettici di intervento, suggerisce che nei diabetici un consumo adeguato di pesce (come da linee-guida per una sana alimentazione nella popolazione normale) possa avere un effetto favorevole sulla prevenzione del danno renale.

Fonte:
Lee CT et al.,  Cross-sectional Association Between Fish Consumption and Albuminuria: The European Prospective Investigation of Cancer–Norfolk Study, American Journal of Kidney Diseases 2008; 52(5): 876-886

Realizzato con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
D.M. 25961 del 27/12/2007