Mangiare troppo e troppo in fretta nuoce alla linea

Secondo un'approfondita indagine i cui risultati sono apparsi recentemente sul British Medical Journal, mangiare fino a completa sazietà e troppo rapidamente aumenterebbe considerevolmente il rischio di soprappeso.
“Mangiare velocemente e in gran quantità, così come il mangiare compulsivamente, sono comportamenti associati a un aumento dell'apporto calorico totale e della resistenza all'insulina” spiega Koutatsu Maruyama, nutrizionista dell'Università di Osaka e autore dello studio. “Non solo: è stata inoltre osservata un'associazione positiva tra la velocità di assunzione del cibo e l'indice di massa corporea, indipendentemente dall'apporto energetico”.
Un gruppo di quasi 3300 giapponesi tra i 30 e i 69 anni é stato coinvolto in un'osservazione triennale che comprende la valutazione del peso corporeo, delle abitudini dietetiche e delle abitudini di vita. La metà degli uomini e il 58 per cento delle donne riferisce di mangiare fino a sazietà, mentre il 45 per cento degli uomini e il 36 per cento circa delle donne afferma di mangiare in fretta.
Rispetto al gruppo che afferma di mangiare lentamente e mai fino a sentirsi completamente pieno, il gruppo con le “cattive abitudini” ha i valori medi più elevati, corretti per età, altezza, peso, indice di massa corporea e apporto calorico totale.
Chi si limita a mangiare fino a sazietà ha un odds ratio (OR) di essere sovrappeso pari a 2 per gli uomini e 1,93 per le donne. Chi mangia velocemente ha un OR di 1,84 per gli uomini e di 2,09 per le donne. Combinando i due fattori, l'OR per il sovrappeso corrisponde rispettivamente a 3,13 e 3,21.
Lo studio in questione offre un'ulteriore prova dell'importanza dei meccanismi di sazietà nella genesi di obesità e sovrappeso, pur con il limite di un'indagine basata essenzialmente su dati non quantificabili, ma riferiti dai pazienti in base a percezioni soggettive.
Commenta il Prof. Davide Festi, gastroenterologo e nutrizionista dell'Università di Bologna: “Occorrono non meno di 20-25 minuti dall'inizio del pasto affinché giungano al sistema nervoso centrale i segnali di sazietà – sia ormonali che meccanici - provenienti dallo stomaco. Chi mangia troppo velocemente assume quindi una quantità extra di calorie forzando i segnali biologici di autoregolazione del volume e della densità calorica del pasto. Educare i pazienti a mangiare più lentamente, facendo bocconi piccoli non più grandi della falange del pollice, o in alternativa consigliare di alzarsi da tavola con ancora un po' di appetito, rappresentano due delle strategie più efficaci per la prevenzione e per la terapia di sovrappeso ed obesità”.

Fonte:
Koutatsu Maruyama et al. The joint impact on being overweight of self reported behaviours of eating quickly and eating until full: cross sectional survey BMJ 2008;337:a2002, doi: 10.1136/bmj.a2002 (Published 21 October 2008)

Realizzato con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
D.M. 25961 del 27/12/2007