Bambini obesi e utilizzo degli antibiotici

L'uso di antibiotici ad ampio spettro prima dei due anni di età potrebbe costituire un fattore di rischio per l'obesità. Per quanto piccolo, si tratta di un fattore su cui si può intervenire. Questa considerazione dovrebbe indurre a una limitazione dell'uso degli antibiotici ai casi di effettiva necessità. Inoltre, si dovrebbero preferire gli antibiotici specifici rispetto a quelli ad ampio spettro. È questa la conclusione di uno studio americano, condotto al  Children's Hospital di Philadelphia, in Pennsylvania, e  pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics.
Lo studio voleva valutare l'impatto degli antibiotici prescritti durante la prima infanzia, fino ai 23 mesi di età, sull'obesità nel periodo successivo, tra i 24 e i 59 mesi di età.
Sono stati esaminati i dati sanitari di 64.580 bambini tra il 2001 e il 2013. Ogni bambino era stato visitato annualmente fino ai 23 mesi di età, e almeno una volta fino ai 59 mesi. Per le misure sono state usate le regole per il Bmi del  National Health and Nutrition Examination Survey 2000.
Entro i 24 mesi di età il 69% dei bambini era stato esposto agli antibiotici. L'esposizione media era pari a 2.3 eventi. Un’esposizione cumulativa maggiore era associata  a un maggiore rischio di obesità, soprattutto con  4 e più eventi di antibiotici,  (rate ratio [RR], 1.11; 95% CI, 1.02-1.21 per ≥4 eventi). Considerando gli antibiotici ad ampio spettro, l'effetto era maggiore (RR, 1.16; 95% CI, 1.06-1.29). Non è stata invece trovata un'associazione tra obesità e uso di antibiotici a spettro ristretto.

Fonte: Association of Antibiotics in Infancy With Early Childhood Obesity. Bailey LC, Forrest CB, Zhang P, Richards TM, Livshits A, DeRusso PA. JAMA Pediatr. 2014 Sep 29. doi: 10.1001/jamapediatrics.2014.1539. [Epub ahead of print]