Dieta Anti-Aging
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L’invecchiamento precoce

Indice

Perché s’invecchia

L’invecchiamento è un complesso processo biologico che comporta una fisiologica e graduale diminuzione delle funzionalità di organi e sistemi con conseguente aumento di malattie croniche. Se durante la vita si ha cura del proprio corpo si ridurranno i rischi di contrarre malattie gravi e invalidanti che fanno invecchiare precocemente e si godrà di maggiore efficienza psicofisica e salute. Vi sono molte teorie sull’invecchiamento: genetica, dei legami crociati, proteine glicosilate, equilibrio ormonale e dei radicali liberi. In questo complesso processo biologico i telomeri, i “cappucci protettivi” del DNA, hanno un ruolo chiave nei meccanismi d’invecchiamento dell’organismo. Con l’avanzare del tempo, infatti, questi “cappucci”, necessari alla cellula per potersi duplicare, via via si accorciano rendendo le molecole del DNA sempre più sensibili a mutazioni e quindi più inclini a contrarre diverse patologie legate all'età, tra cui tumori, ictus, demenza senile, malattie cardiovascolari, obesità e diabete. Anche se sono necessari ulteriori approfondimenti in questa direzione, possiamo dire che i telomeri possono essere considerati i nostri “orologi biologici” che scandiscono l’avanzare dell’età. La “salute” dei telomeri peggiora con la sedentarietà, alcool, fumo, dieta sbagliata, ecc. e accelera l’invecchiamento programmato dal DNA.

Cos’è l’invecchiamento precoce

Quando s’inizia a invecchiare prima del tempo, cioè l’età anagrafica è inferiore a quella biologica, e le condizioni dell’organismo sono peggiori di quelle fisiologiche della media delle persone della stessa età, si parla di invecchiamento precoce. La velocità del progresso dell’invecchiamento è data da un fattore non modificabile, stando alle conoscenze attuali, cioè il programma genetico insito nel nostro DNA, e da fattori esterni, detti modificabili perché legati allo stile di vita che scegliamo: alimentazione, esercizio fisico, stress, inquinamento. Quando parliamo di rallentare o evitare l’invecchiamento precoce intendiamo adottare uno stile di vita che eviti fattori di rischio importanti: fumo, alcol, droghe, sedentarietà, stress eccessivo, cattiva alimentazione, ambiente inquinato, sonno poco riposante ed eccessi di ogni tipo che possono produrre malattie invalidanti come infarto del cuore, ictus, diabete, arteriosclerosi. La presenza di questi fattori o al contrario uno stile di vita virtuoso possono fare una grande differenza.

Ad esempio, gli organi e gli apparati di una donna o un uomo di 50 anni, per condizione e funzionalità, possono essere:

  • in linea con l’età anagrafica;
  • in condizioni migliori e più funzionali, quindi simili a quelli di una persona anagraficamente più giovane;
  • in condizioni peggiori, meno funzionali, e quindi più simili a quelli di una persona più anziana.

Alcuni studi ritengono che a 50 anni l’età biologica può essere anche inferiore o superiore di 15 anni di quella anagrafica, cioè si può avere un organismo efficiente come a 35 anni o a 65.

Rallentare l’invecchiamento precoce i pasti

Per evitare l’accelerazione dei processi d’invecchiamento prima della normale evoluzione, quello che definiamo restare in forma, l’unica via è mantenersi il più possibile in salute. Per farlo si deve mettere in atto quello che in medicina si definisce “prevenzione primaria”, rappresentata dal corretto stile di vita e soprattutto da due fattori: la corretta alimentazione e l’attività fisica costante. La prevenzione primaria ci dà la possibilità di mantenerci in forma e ridurre il rischio di contrarre molte malattie, anche gravi. Lo scopo del corretto stile di vita non è la bellezza, ma soprattutto la salute. Se c’è la salute, la bellezza ne diventa una piacevole conseguenza. Non ci sono scorciatoie, evitare di ammalarsi è l’unico modo per non accelerare l’invecchiamento, la prima regola è quindi evitare ciò che aumenta il rischio di malattie.

  • Se non fumiamo riduciamo il rischio di avere malattie croniche a livello respiratorio, gastroenterico, cardiovascolare, degenerative e metaboliche.
  • Se mangiamo solo quello che consumiamo evitiamo sovrappeso e obesità, due fattori che moltiplicano il rischio di moltissime malattie, prima fra tutte il diabete e le cardiovascolari, ma anche tante altre patologie come quelle provocate dai virus.
  • Se seguiamo una dieta equilibrata in macro e micronutrienti nutriamo le nostre cellule di ciò che hanno bisogno per rinnovarsi.
  • Se non beviamo alcol in eccesso evitiamo molti dei rischi già elencati e danni al sistema nervoso come le malattie cronico degenerative.

Vi sono invece cose che se non facciamo possono farci “male” anch’esse possono sembrare possono sembrare superficiali, ma la loro assenza con il tempo produce danni anche gravi.
Se pratichiamo ogni giorno un po’ di attività fisica faremo felice il nostro organismo che non è fatto per stare in poltrona.

  • Praticare ogni giorno attività aerobica a bassa e media intensità: camminare, correre, pedalare, nuotare aumenta l’efficienza respiratoria, cardiovascolare, mantiene efficienti le articolazioni, sane le ossa, etc.
  • Praticare 3 volte a settimana esercizi di rinforzo muscolare con intensità intermittente aiuta a mantenere o a rinforzare la massa muscolare.

Si rallenta l’invecchiamento precoce anche imparando ad affrontare la vita quotidiana riducendo lo stress, non frequentando ambienti inquinati o proteggendosi dall’inquinamento, dai virus con le vaccinazioni e da tanti altri pericoli osservando norme igieniche comportamentali ragionevoli.
Non si tratta di vivere nella paura di ammalarsi, di essere ipocondriaci, ma solamente di pensare che se ci vogliamo bene, ogni giorno possiamo vivere in salute ed avere un’ottima qualità della vita molto a lungo.

Perché l’alimentazione deve essere equilibrata

L’alimentazione è un pilastro fondamentale della prevenzione primaria contro l’invecchiamento precoce, l’equilibrata alimentazione richiede poche semplici regole.

  • essere variata di giorno in giorno,
  • comprendere tutti gli alimenti della tradizione mediterranea sia d’origine vegetale, sia animale,
  • non essere né troppo abbondante né scarsa rispetto al nostro fabbisogno energetico;
  • apportare la giusta quantità e proporzione di macro e micronutrienti utili al nostro organismo.

L’equilibrata alimentazione dovrebbe iniziare già dallo svezzamento ed essere seguita durante tutta la fase di accrescimento, quando si formano organi e sistemi, e ovviamente per tutta la vita, per ottenere più benessere, ridurre il rischio di ammalarsi e donarci un’efficienza psicofisica ottimale.
L’equilibrata alimentazione però non è la regola per la maggioranza degli adolescenti o dei giovani e meno giovani che hanno una vita frenetica e poca attenzione a ciò che mangiano, e così si arriva verso gli anta con qualche problema che vorremmo risolvere:

  • qualche chilo di troppo,
  • la pelle non proprio elastica,
  • la pressione alta,
  • qualche problema muscoloscheletrico,

in questo caso per ritornare diciamo “in carreggiata” ed evitare d’invecchiare prima del tempo, l’equilibrata alimentazione deve essere rinforzata, con nutrienti protettivi che ci aiutino a dimostrare meno anni di quelli che abbiamo.

Alimentazione e infiammazione

I sintomi dell’alimentazione squilibrata possono essere immediati come un’indigestione, ma anche subdoli, silenti e provocare danni nel tempo. Uno dei fenomeni principali di un errato stile di vita (alimentazione non equilibrata, sedentarietà, fumo e alcol) è l’infiammazione cronica di basso grado o moderata e silente (low grade inflammation), fenomeno che si crea poco a poco, ma che è una delle principali cause di molte malattie e dell’invecchiamento precoce. Quindi alimentarsi correttamente non significa solo fornire al nostro organismo il fabbisogno quotidiano di nutrienti, ma anche combattere l’infiammazione per ridurre il rischio di malattie e invecchiare prima del tempo. L’alimentazione variata, cioè mangiare tutto senza eliminare cibi o digiunare, osservando la frequenza settimanale e il bilancio energetico, aiuta a diminuire i processi infiammatori.

Radicali liberi

Denham Harman, padre della teoria dei radicali liberi pubblicata nel 1954 e vincitore del premio Nobel nel 1995, ipotizza che l’invecchiamento sia dovuto ad un eccesso di radicali liberi prodotti in seguito a complessi processi di ossidazione delle cellule e di conseguenza l’accelerazione del processo d’invecchiamento. Tra le numerose teorie quella dei radicali liberi è la più interessante riguardo l’efficacia dell’alimentazione contro l’invecchiamento precoce.
Se ne parla spesso, ma li conosciamo veramente? Queste molecole, nemiche delle cellule, si formano obbligatoriamente nel processo di produzione di energia e in quantità elevate innescano reazioni cellulari a catena spesso molto pericolose per l’organismo. Esse possono infatti:

  • accelerare i processi d’invecchiamento cellulare;
  • attivare processi infiammatori;
  • favorire l’arteriosclerosi;
  • provocare l’indebolimento del sistema immunitario (fino ad avere effetti cancerogeni).

Se non possiamo eliminare queste “scorie” del metabolismo perché l’energia ci serve per la vita, possiamo però fare in modo che non si moltiplichino, adottando un corretto stile di vita. Infatti, la produzione di radicali liberi aumenta anche a causa di:

  • fumo e alcol
  • utilizzo smodato di farmaci
  • assunzione di sostanze tossiche
  • inquinamento in generale (a cui, purtroppo, spesso non ci possiamo sottrarre)
  • lunghe esposizioni al sole
  • eccessiva attività fisica.

Fortunatamente il nostro organismo elabora sistemi di protezione dagli effetti dei radicali liberi producendo enzimi che li combattono, e noi possiamo aiutarlo mangiando alimenti che contengono le armi per neutralizzarli: gli antiossidanti.

L’attività fisica aiuta a non invecchiare

L’attività fisica è fondamentale per restare in salute e ridurre i processi infiammatori, per rallentare la fisiologica diminuzione della massa ossea e muscolare, per mantenere in forma le articolazioni, e quindi mantenere in salute il nostro sistema muscolo scheletrico per poterci muovere con agilità. Camminare e muoversi agilmente è prerogativa di un corpo efficiente, come lo si ha da giovani, al contrario quando vediamo cinquantenni con difficoltà di movimento si pensa subito a una persona anziana. La mancanza di agilità è quasi sempre causata, salvo traumi, della ridotta massa muscolare o dell’artrosi, o da una frattura dovuta a ossa fragili, tutti sintomi dell’invecchiamento che però dovrebbero apparire in età molto avanzata.
I vantaggi più evidenti dell’attività fisica ragionevole e continuativa sono certamente l’efficienza muscoloscheletrica, ma non sono i soli. Molti studi scientifici hanno ormai chiarito che l’attività fisica allena le cellule e le aiuta a disattivare i geni pro-infiammatori. L’attività fisica incentiva la produzione dell’enzima telomerasi che riduce la velocità con cui si accorciano i telomeri. Fare attività fisica produce endorfine un ormone importante che dona la sensazione di benessere, riduce l’ansia, ha un effetto antistress. L’attività fisica però è come la medicina, se ne fai poca non fa niente e troppa fa male, infatti l’attività “pesante” estremamente faticosa aumenta la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress che ha funzioni fondamentali per la vita ma il cui eccesso aumenta il rischio di malattie importanti e la richiesta elevata di energia aumenta i radicali liberi.
Nel programma Dieta Anti-Aging l'attività fisica proposta si adatta a tutte le necessità individuali, può essere moderata o vigorosa e se svolta con regolarità, può avere effetti benefici metabolici e antinfiammatori, non ha controindicazioni, e si può considerare l'unico vero elisir di lunga vita al pari dell’alimentazione equilibrata.

Troppo stress invecchia

Lo stress è inevitabile, a volte si sopporta e supera facilmente, altre produce sintomi che richiedono l’intervento dello specialista e una terapia psicologica, o anche farmaci prescritti da un medico specialista a fronte di una diagnosi che necessita una terapia farmacologica.
Molti studi hanno dimostrato che uno stato di stress frequente e prolungato accelera il processo d’invecchiamento. L’essere umano non è programmato per essere eccessivamente sotto pressione fisica e psichica, come invece la vita di oggi spesso ci costringe ad essere. Lo stress psicofisico che provoca l’invecchiamento precoce ha molte cause, cibo poco salutare, attività pesanti, insoddisfazioni, preoccupazioni, sono spesso una costante dello stile di vita che provoca stati emotivi che danneggiano le nostre cellule e riducono le capacità difensive del nostro sistema immunitario. E’ quindi consigliabile tenere in debita considerazione i sintomi dello stress e prendere opportuni provvedimenti. Gli esercizi di rilassamento antistress migliorano i risultati che si possono ottenere con questo programma, in particolare se diventano una pratica abituale.

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