Durante la gravidanza, il fabbisogno di nutrienti aumenta e le carenze possono influenzare significativamente gli esiti della gestazione. Le carenze possono derivare da un apporto dietetico inadeguato, da un assorbimento compromesso o da diete restrittive. Questo studio ha avuto l’obiettivo di valutare retrospettivamente lo stato nutrizionale e l’assunzione alimentare in una coorte di madri i cui neonati sono stati identificati con una carenza di vitamina B12 di origine materna attraverso lo Screening Neonatale. Tra il 2021 e il 2024, sono stati identificati 107 diadi madre-neonato con biomarcatori alterati del metabolismo della cobalamina, successivamente indirizzati all’Unità di Malattie Metaboliche per ulteriori valutazioni e trattamenti. Le madri sono state sottoposte a valutazioni biochimiche e interviste nutrizionali riguardanti la dieta seguita durante la gravidanza; l’assunzione alimentare è stata quantificata tramite un software dedicato (MetadietaVR). La maggior parte della coorte (47%) proveniva dall’Asia, con un’età media di 32,5 anni. I livelli plasmatici medi di vitamina B12 erano pari a 240 pg/ml. Le madri che riferivano di assumere integratori di vitamina B12 presentavano livelli plasmatici più alti rispetto a quelle che non li assumevano (255,5 ± 113 vs. 231,2 ± 104 pg/ml). Le abitudini alimentari durante la gravidanza hanno mostrato che il 71% delle madri seguiva una dieta onnivora (O), il 16% una dieta latto-vegetariana (LV), il 12% una dieta latto-ovo-vegetariana (LOV) e l’1% una dieta vegana (V). La maggior parte delle madri (90%) assumeva integratori durante la gravidanza: il 70,7% acido folico, il 68,7% ferro e il 15% vitamina B12. Tra le donne che raggiungevano un apporto adeguato di vitamina B12 tramite dieta e integrazione, il 95% era onnivora, mentre il 5% seguiva una dieta LOV. Questo studio sottolinea l’importanza di affrontare i bisogni nutrizionali materni già dal periodo pre-concezionale, poiché i modelli alimentari non riflettono necessariamente un apporto adeguato di micronutrienti. Anche le diete onnivore, se squilibrate, possono comportare un’assunzione insufficiente di nutrienti, evidenziando la necessità di un supporto nutrizionale mirato durante la gravidanza.
Tosi M, Tagi VM, Colombo A, Cecchini A, Zobele M, Montanari C, Ferraro S, Bosetti A, Bonaventura E, Bruschi F, De Zan D, Fiore G, Cereda C, Zuccotti G, Verduci E. “Dietary pattern and nutritional assessment in a cohort of mothers identified by neonatal screening for cobalamin deficiency in offspring: an Italian single center experience.” Front Nutr. 2025 Jun 4;12:1604336. doi: 10.3389/fnut.2025.1604336. eCollection 2025.