Le malattie non trasmissibili, compreso il diabete, sono in parte responsabili del rallentamento dei miglioramenti dell'aspettativa di vita in molti paesi. Il diabete è anche associato a disturbi del sonno. Obiettivo dello studio era determinare se i disturbi del sonno, in particolare nelle persone con diabete, fossero associati ad un aumento del rischio di mortalità. Sono stati analizzati i dati della UK Biobank (n = 487.728, tempo medio di follow-up = 8,9 anni). La descrizione primaria riguardava i disturbi del sonno, valutati attraverso la domanda: hai difficoltà ad addormentarti di notte o ti svegli nel cuore della notte? L'esito primario era la mortalità. Sono stati anche dicotomizzati i disturbi del sonno in "mai/a volte" rispetto a "solitamente" (frequentemente) e combinati con la presenza/assenza di diabete: il 24,2% dei partecipanti ha riferito di aver "mai/raramente" disturbi del sonno, il 47,8% "a volte" e il 28,0 % "generalmente". Nei modelli aggiustati per età e sesso, i frequenti disturbi del sonno erano associati ad un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause (hazard ratio [HR], 1,31; intervallo di confidenza al 95% [CI], 1,26-1,37), che è rimasto significativo nel modello completamente aggiustato (HR 1,13, 95% CI 1,09-1,18). La presenza sia di diabete che di frequenti disturbi del sonno era associata ad un rischio maggiore di mortalità per tutte le cause rispetto a entrambe le condizioni da sole. Nel modello completamente aggiustato, l'hazard ratio per la mortalità per tutte le cause era 1,11 (95% CI, 1,07-1,15) per i soli disturbi del sonno frequenti, 1,67 (95% CI, 1,57-1,76) per il solo diabete e 1,87 per entrambi (95 % IC, 1,75-2,01). Frequenti disturbi del sonno (sperimentati da più di un quarto del campione) erano associati ad un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause. Il rischio di mortalità era più alto in quelli con diabete e frequenti disturbi del sonno. Chi presenta difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno merita l'attenzione dei medici.