Secondo uno studio prospettico condotto da Amanda J. Cross del National Cancer Institute di Rockville, nel Maryland, e recentemente pubblicato su Cancer Research, una dieta ricca di grassi saturi aumenterebbe il rischio di tumore anche per l'intestino tenue.
L'intestino tenue costituisce la maggior parte del tratto intestinale (oltre il 70 per cento), ma è raramente sede di neoplasie, dato che solo il 2 per cento dei tumori intestinali ha origine in questa regione. Anche per questo motivo sono scarsi gli studi dedicati alla definizione del legame tra il tumore dell'intestino tenue e i più comuni fattori di rischio alimentari, tra i quali un elevato consumo di carne rossa e grassi saturi, da tempo associati a un aumento del rischio di tumore del colon-retto.
“Identificare i fattori di rischio modificabili per il cancro dell'intestino tenue è molto importante” afferma la ricercatrice “non solo perché tali tumori sono in aumento, ma anche perché queste informazioni potrebbero rivelarsi utili per comprendere meglio altre neoplasie gastrointestinali”.
Il punto di partenza dei ricercatori statunitensi è stato il NIH-AARP Diet and Health Study, uno studio volto a valutare con specifici questionari le abitudini alimentari dei cittadini degli Stati Uniti. Nel corso del periodo di follow up, che in alcuni casi ha raggiunto gli otto anni, 60 dei 500.000 partecipanti allo studio hanno sviluppato un adenocarcinoma e 80 un tumore carcinoide dell'intestino tenue.
Secondo i risultati di Cross e colleghi un elevato consumo di carne non è associato all'insorgenza di tumore di qualsiasi tipo dell'intestino tenue, mentre esiste una relazione tra dieta ricca in grassi saturi e carcinoide del tenue. Il rischio di sviluppare questo tipo di tumore è infatti tre volte superiore nelle persone che consumano molti grassi saturi rispetto a quelle che ne consumano pochi.
Fonte:
Cross AJ, Leitzmann MF, Subar AF, Thompson FE, Hollenbeck AR, Schatzkin A., A prospective study of meat and fat intake in relation to small intestinal cancer, Cancer Res. 2008 Nov 15;68(22):9274-9.
Realizzato con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
D.M. 25961 del 27/12/2007