Carni trasformate e cattiva respirazione

Anche se il fumo ha un ruolo importante nello sviluppo della di BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), anche il tipo di alimentazione seguito sembra avere qualche influenza. Due studi americani hanno mostrato una maggiore incidenza di BPCO tra soggetti che riportavano un maggiore apporto di carni trasformate. L’ipotesi è che i nitriti, usati come conservanti nella preparazione dei prodotti alimentari a base di carne, possano essere metabolizzati in composti di azoto aggressivi, che danneggiano il parenchima del polmone.

Comunque, non è mai stato accertato il rapporto tra il consumo di carni trasformate e conservate e la prognosi della BPCO. Su questo aspetto ha voluto indagare una ricerca spagnola, che ha cercato di verificare l’associazione tra apporto di carni trasformate e rischio di nuovo ricovero per BPCO per i pazienti già ricoverati una prima volta per la stessa malattia.

Sono stati arruolati 274 pazienti durante il loro primo ricovero per BPCO fra il 2005 e il 2006, raccogliendo informazioni sul loro consumo di carni trasformate nei due anni precedenti. Il follow-up è durato fino al 31 dicembre 2007 (in media 2,6 anni) e si è valutata l’associazione tra apporto di carni trasformate e ricovero per BPCO.

L’età media era di 68 anni, il 93% dei pazienti era maschio, il 42% fumatori, la FEV1 post-broncodilatatore 53%, l’apporto medio di carne trasformata e conservata (insaccati, carne in scatola) 23 g/die. Dopo le correzioni per l’età, la FEV1 e l’apporto calorico totale, un apporto di carne trasformata superiore alla media ha aumentato il rischio di secondo ricovero per BPCO (Rischio relativo 2,02).

In conclusione, un alto apporto di carne trasformata aumenta il rischio di ricovero dovuto alla BPCO. Poiché le linee guida per la malattia non prevedono in genere specifiche indicazioni dietetiche, a parte quelle generiche sull’apporto calorico, occorre valutare l’efficacia delle indicazioni alimentari fornite ai pazienti.

Fonte:        

Cured meats consumption increases risk of readmission in COPD patients. de Batlle J, Mendez M, Romieu I, Balcells E, Benet M, Donaire-Gonzalez D, Ferrer JJ, Orozco-Levi M, Antó JM, Garcia-Aymerich J; the PAC-COPD Study Group. Eur Respir J. 2012 Mar 9. [Epub ahead of print]