La carnitina migliora i sintomi dell'invecchiamento maschile

In uno studio su 120 pazienti di età compresa tra i 60 e i 74 anni si è voluto comparare il testosterone undecanoato (160 mg) alla carnitina (propionil-L-carnitina 2 g e acetil-L-carnitina 2 g) nel trattamento dei sintomi dell'invecchiamento maschile. Si è notato, dopo 6 mesi di trattamento, che sia il testosterone che la carnitina miglioravano entrambi la funzione sessuale, l'eventuale depressione e affaticamento degli anziani. In particolare entrambi i farmaci aumentavano il picco di velocità sistolica, la velocità telediastolica, l'indice resistivo e miglioravano i test sull'affaticamento, la scala depressione-melanconia e l'indice internazionale della funzione erettile, riguardo quest'ultimo un miglior punteggio si è ottenuto con carnitina che è risultata più efficace anche nella valutazione della tumescenza notturna del pene. Dopo la sospensione di entrambi i farmaci tutti i parametri tornavano nella norma tranne, nel gruppo testosterone, le dimensioni della prostata che rimanevano superiori anche a 6 mesi dalla sospensione dell'ormone, attribuendo così alla carnitina una migliore attività e sicurezza per quel che riguarda la terapia dell'invecchiamento maschile.

Fonte:
Cavallini G, et al. Carnitine versus androgen administration in the treatment of sexual dysfunction, depressed mood, and fatigue associated with male aging. Urology. 2004 Apr;63:641-6.