La gotta a braccetto con l’obesità

Negli Stati Uniti la prevalenza della gotta è in crescita, una tendenza attribuita in parte all'epidemia di obesità. L'obiettivo di questo studio era valutare l'associazione tra gotta e classi di BMI ed evidenziare possibili differenze esistenti nella prevalenza di questa patologia tra gli uomini e le donne e tra le diverse minoranze etniche. A questo scopo sono stati usati i dati dell'indagine National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), condotta nei periodi  1988-1994 e 2007-2010.
I partecipanti avevano 20 anni o più, mentre l'età media era di 45 anni. A ognuno è stato chiesto se gli era mai stata posta diagnosi di gotta da parte di un medico. Sono state considerate cinque classi di BMI: <18.5, 18.5-24.9, 25-29.9, 30-34.9, e ≥35 kg/m2. Non erano disponibili dati sul consumo di alcool o farmaci. Il 48% dei soggetti era maschio.
La prevalenza della gotta è risultata essere dell'1-2% tra i partecipanti con un BMI normale (18.5-24.9 kg/2), del 3% tra quelli in sovrappeso, 4-5% tra gli obesi di primo grado, e 5-7% tra gli obesi di grado medio o elevato.
Da notare, che si assisteva ad una maggiore prevalenza di gotta al crescere del BMI. In entrambi i periodi di osservazione, per un americano adulto medio alto 1,76 m, l'aumento di un'unità di BMI, corrispondente a un aumento di peso di 3,1 kg, era associata a una prevalenza di gotta del 5% superiore anche dopo aggiustamento per i livelli sierici di acido urico.
I medici di famiglia dovrebbero essere consapevoli del carico di gotta tra gli adulti sovrappeso e obesi, sia uomini che donne.

Fonte:
Body mass index, obesity, and prevalent gout in the United States in 1988-1994 and 2007-2010: Body Mass Index, Obesity, and Gout. Juraschek SP, Miller ER 3rd, Gelber AC. Arthritis Care Res (Hoboken). 2012 Jul 6. doi: 10.1002/acr.21791. [Epub ahead of print]