Lo stato nutrizionale condiziona il recupero da un ictus

I pazienti colpiti da un evento ischemico cerebrale hanno maggiori probabilità di complicanze o comunque di una scarsa risposta se sono malnutriti.
Uno studio pubblicato sugli Archives of Neurology ha infatti dimostrato che ancora più importante della gravità dell'ictus, tra i fattori predittivi di esito negativo c'è proprio lo scarso stato nutrizionale con un odds ratio rispettivamente di 1,21 e 6,72, anche se, come ammette lo stesso Dong-Wha Kang, dell'università di Ulsan di Seoul, coordinatore dell'indagine che ha coinvolto 131 pazienti, l'intervallo di confidenza era piuttosto ampio.
Nell'editoriale della rivista, Mitchell Elkind, della Columbia University di New York, ha fatto notare che questo è solo l'ultimo di una lunga serie di studi che collegano il livello nutrizionale e l'esito di un ictus. Secondo il ricercatore ci sono quindi le basi per supporre che fornire un supporto nutrizionale nelle primissime fasi post-ictus debba essere considerato alla stregua di un intervento terapeutico effettuato con lo scopo di aumentare le possibilità di recupero, tanto più che proprio nei pazienti già in pessime condizioni si registrano le maggiori perdite di peso nelle settimane successive.

Fonte:
Yoo S-H et al. Undernutrition as a Predictor of Poor Clinical Outcomes in Acute Ischemic Stroke. Arch Neurol 2008; 65:39-43