L’utilizzo degli antibiotici nell'infanzia può aumentare il rischio di obesità in età adulta

Alcuni microrganismi che vivono nell'intestino possono proteggere il loro ospite dall'obesità e dal diabete. Uno studio condotto sui topi dimostra che i topi esposti anche brevemente agli antibiotici durante le prime fasi di vita vedono una modifica della flora batterica e cambiamenti metabolici, che sembrano portare a un aumento del rischio di obesità da adulti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cell.
“La penicillina a basso dosaggio (LDP), somministrata alla nascita, induce alterazioni metaboliche” scrivono gli autori, che mostrano come la penicillina colpisca anche l'espressione di geni coinvolti nell’immunità. La penicillina somministrata per una breve fase all'inizio della vita “perturba transitoriamente” la flora batterica, “un evento sufficiente a indurre effetti prolungati sulla composizione corporea”. Probabilmente, osservano gli autori, le interazioni con i microrganismi nella prima infanzia hanno una componente critica sul metabolismo a lungo termine. Inoltre, la penicillina a basso dosaggio aumenta il rischio di obesità dovuta a un’alimentazione ricca di grassi.
Questi effetti sono dovuti alla flora batterica modificata, non agli antibiotici in sé, in quanto sono stati osservati anche in animali sterili in cui era stata trapiantata la flora batterica modificata.

Fonte: Altering the Intestinal Microbiota during a Critical Developmental Window Has Lasting Metabolic Consequences. Cox LM, Yamanishi S, Sohn J, Alekseyenko AV, Leung JM, Cho I, Kim SG, Li H, Gao Z, Mahana D, Zárate Rodriguez JG, Rogers AB, Robine N, Loke P, Blaser MJ. Cell. 2014 Aug 14;158(4):705-21. doi: 10.1016/j.cell.2014.05.052.