Obesità e malattie cardiovascolari: una dichiarazione scientifica dell’American Heart Association

L'epidemia di obesità globale è ben consolidata, con aumenti nella prevalenza dell'obesità per la maggior parte dei paesi dagli anni '80. L'obesità contribuisce direttamente ai fattori di rischio cardiovascolare, tra cui dislipidemia, diabete di tipo 2, ipertensione e disturbi del sonno. L'obesità porta anche allo sviluppo di malattie cardiovascolari e mortalità per malattie cardiovascolari indipendentemente da altri fattori di rischio cardiovascolare. Dati più recenti evidenziano l'obesità addominale, determinata dalla circonferenza della vita, come indicatore di rischio di malattie cardiovascolari indipendente dall'indice di massa corporea. Ci sono stati anche progressi significativi nelle modalità di imaging per caratterizzare la composizione corporea, inclusa l'adiposità viscerale. Gli studi che quantificano i depositi di grasso, incluso il grasso ectopico, supportano l'adiposità viscerale in eccesso come indicatore indipendente di esiti cardiovascolari negativi. La modifica dello stile di vita e la conseguente perdita di peso migliorano sia la sindrome metabolica che l'infiammazione sistemica associata e la disfunzione endoteliale. Tuttavia, gli studi clinici sulla perdita di peso medica non hanno dimostrato una riduzione dei tassi di malattia coronarica. Al contrario, studi prospettici che confrontano i pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica con pazienti non chirurgici con obesità hanno mostrato un ridotto rischio di malattia coronarica con la chirurgia. In questa dichiarazione, viene riassunto l'impatto dell'obesità sulla diagnosi, la gestione clinica e gli esiti della malattia cardiovascolare aterosclerotica, dell'insufficienza cardiaca e delle aritmie, in particolare la morte cardiaca improvvisa e la fibrillazione atriale. In particolare, viene esaminata l'influenza dell'obesità sulle procedure diagnostiche non invasive e invasive per la malattia coronarica. Inoltre, viene esaminato l'impatto dell'obesità sulla funzione cardiaca e gli esiti relativi allo scompenso cardiaco con frazione di eiezione ridotta e preservata. Infine, vengono descritti gli effetti dello stile di vita e degli interventi chirurgici per la perdita di peso sugli esiti correlati alla malattia coronarica, allo scompenso cardiaco e alla fibrillazione atriale.

Fonte: Tiffany M Powell-Wiley, Paul Poirier, Lora E Burke, Jean-Pierre Després, Penny Gordon-Larsen, Carl J Lavie, Scott A Lear, Chiadi E Ndumele, Ian J Neeland, Prashanthan Sanders, Marie-Pierre St-Onge, American Heart Association Council on Lifestyle and Cardiometabolic Health; Council on Cardiovascular and Stroke Nursing; Council on Clinical Cardiology; Council on Epidemiology and Prevention; and Stroke Council “Obesity and Cardiovascular Disease: A Scientific Statement From the American Heart Association” Circulation 2021 Apr 22 doi: 10.1161/CIR.0000000000000973. Online ahead of print.