Più pesce per combattere demenza e depressione

I dati di due recenti studi mettono ancora una volta il pesce al centro di un'alimentazione corretta e salutare, per i suoi effetti benefici sul rischio di demenza e di depressione in gravidanza.
Dalle pagine dell'American Journal of Clinical Nutrition, i ricercatori del King's College di Londra, guidati da Emiliano Albanese, affermano infatti che il rischio di demenza diminuisce al crescere del consumo di pesce. Per giungere a questo risultato, Albanese e colleghi hanno raccolto informazioni sulle abitudini alimentari di poco meno di 15.000 persone in Cina, India e America Centrale e Meridionale: dalla loro analisi è emersa una riduzione della prevalenza di demenza associata al maggiore consumo di pesce. L'effetto protettivo del pesce contro la demenza è legato alla presenza in questi alimenti (soprattutto in salmone, sgombri e tonno) di grassi Omega-3 che proteggono le cellule nervose, limitano l'infiammazione e prevengono la formazione delle placche amiloidi visibili nel cervello dei pazienti con Alzheimer.
Secondo uno studio inglese pubblicato sulla rivista Epidemiology gli acidi grassi Omega-3 sono anche utili per migliorare l'umore delle donne in gravidanza che si sentono depresse.
Jean Golding e colleghi hanno infatti posto domande su umore e consumo di pesce e crostacei a quasi 10.000 donne alla 32esima settimana di gestazione, e dopo aver elaborato i dati sono giunti alla conclusione che la probabilità di accusare sintomi depressivi è più alta nelle donne che non consumano pesce. Per le donne che non mangiano pesce, infatti, la probabilità di sviluppare tali sintomi sale del 50 per cento rispetto a quella delle donne che portano in tavola 3 o più porzioni di questi alimenti ogni settimana. “La depressione in gravidanza è pericolosa per la madre e per il bambino” ricorda Golding, che sottolinea anche l'importanza della comprensione del legame tra consumo di pesce e sintomi depressivi, soprattutto alla luce delle raccomandazioni rivolte alle donne in gravidanza di limitare il consumo di pesce a causa della possibile contaminazione da mercurio.
“Limitare il consumo di prodotti ittici in base a queste indicazioni” concludono gli autori “potrebbe aumentare il rischio di depressione materna nel corso della gravidanza”.


Fonti:
Albanese E, Dangour AD, Uauy R, Acosta D, Guerra M, Guerra SS, Huang Y, Jacob KS, de Rodriguez JL, Noriega LH, Salas A, Sosa AL, Sousa RM, Williams J, Ferri CP, Prince MJ  Dietary fish and meat intake and dementia in Latin America, China, and India: a 10/66 Dementia Research Group population-based study. Am J Clin Nutr. 2009 Aug;90(2):392-400. Epub 2009 Jun 24.

Golding J, Steer C, Emmett P, Davis JM, Hibbeln JR. High levels of depressive symptoms in pregnancy with low omega-3 fatty acid intake from fish. Epidemiology. 2009 Jul;20(4):598-603.