Quanto conta il ph degli alimenti?

Anche l'alimentazione può in qualche modo influenzare l'equilibrio acido-base tanto importante per il nostro organismo, che cerca di mantenere il pH sempre in uno stretto intervallo poco al di sopra della neutralità, tra 7,35 e 7,45. In termini pratici, è possibile infatti distinguere cibi acidi e cibi basici (o alcalini) in base al tipo di cenere prodotta dopo la combustione in laboratorio: nel primo gruppo rientrano carne, pesce, pollame, uova e formaggi, mentre nel secondo frutta e vegetali ad eccezione di prugne secche, susine e mirtilli rossi. La maggior parte degli alimenti ha comunque un pH inferiore a 7, quindi acido.
“Il pH delle urine, per esempio, influenza la formazione di alcuni tipi di calcoli renali” afferma Eleese Cunningham dalle pagine del Journal of the American Dietetic Association “e in genere prima di far ricorso a farmaci per alzare o abbassare questo pH si agisce a livello di dieta giornaliera”. Oltre a questo esempio che sottolinea l'importanza dell'alimentazione sulla regolazione del pH, si possono anche citare ricerche che mettono in luce il potenziale ruolo di una dieta alcalina sull'osteoporosi: una dieta ricca in frutta e verdura, alimenti ad alto contenuto di potassio e magnesio, aiuta infatti a ridurre il riassorbimento osseo, come affermano anche gli esperti dell'American Dietetic Association.
Gli esperti però mettono in guardia contro le numerose affermazione, spesso prive di reale fondamento scientifico, emerse negli ultimi anni su questi argomenti. Tra gli esempi più noti, la dieta dimagrante basata solo ed esclusivamente sulla valutazione dei livelli di pH, che l'American Dietetic Association non considera come una scelta sana per perdere peso, oppure l'affermazione che i cibi acidi contribuiscono ad aumentare il rischio di cancro. “È vero che le cellule tumorali prosperano in ambiente acido e faticano a sopravvivere in ambiente basico” affermano gli esperti dell'American Institute for Cancer Research “ma questo vale per cellule che crescono in un ambiente controllato di laboratorio”. Resta valida dunque la raccomandazione di tenere sotto controllo il cibo di tutti i giorni per prevenire molti tipi di tumore, ma le ragioni non sono legate al pH. Questi stessi esperti affermano anche che gli alimenti possono influenzare il pH delle urine, ma ciò non implica necessariamente una modifica del pH dell'organismo dal momento che l'urina è l'unico fluido corporeo che cambia pH con l'alimentazione, proprio perchè la secrezione urinaria degli acidi o delle basi è lo strumento che il nostro organismo utilizza per mantenere il giusto equilibrio di acidità.

Fonte:
What impact does pH have on food and nutrition? Cunningham E. J Am Diet Assoc. 2009 Oct;109(10):1816.