Allergia al latte vaccino nei bambini piccoli

L'allergia al latte vaccino è una delle condizioni più comuni nei bambini piccoli, ma tende a scomparire con l’età. Nella società occidentale  questa situazione è seconda solo all'allergia alle uova, coinvolgendo, il  2-7.5% dei bambini sotto l’anno di età. Come ricorda la  clinical review pubblicata sul British Medical Journal, il caposaldo del trattamento è la rimozione delle proteine del latte dall'alimentazione, cercando alternative di valore nutritivo simile.
L'allergia è comune e può essere mediata dalle Immunoglobuline E (IgE) con una rapida comparsa dei sintomi quale orticaria e angioedema. Oppure può essere non mediata dalle IgE, con sintomi ritardati quali l'eczema, il reflusso gastroesofageo e la diarrea.
Il trattamento si basa sull'esclusione del latte vaccino dall'alimentazione (inclusa quella della madre che allatta), sotto una supervisione dietistica. In generale, i bambini superano l'allergia, all'età di 5 anni nel caso di quella mediata dalle IgE e di 3 nel caso di quella non mediata dalle IgE.
I pediatri di famiglia possono controllare i casi di allergia al latte vaccino privi di complicanze, purché sia fornito il necessario supporto dietistico. È invece consigliata la consulenza di un allergologo pediatrico se si sospetta che il latte vaccino non sia l’unico allergene  che provochi una reazione (a parte la nota reazione crociata con la soia nelle allergie non mediate dalle IgE). Inoltre, la consulenza è consigliabile nel caso di sintomi gastrointestinali e ritardo nella crescita oppure nel caso in cui l’allergia abbia provocato reazioni severe, mediate o non mediate dalle IgE. Infine può essere prudente chiedere la consulenza di un allergologo pediatrico nel caso di bambini con allergie mediate da IgE ed asma, a causa del rischio di reazioni più severe.

Fonte: Managing cows' milk allergy in children. Ludman S, Shah N, Fox AT. BMJ. 2013 Sep 16;347:f5424. doi: 10.1136/bmj.f5424.