Cambridge, città in lotta contro l'obesità infantile

“I medici da soli non possono risolvere i problemi di peso e obesità dei bambini. Se i pediatri restano il cardine per l’individuazione dei piccoli a rischio o già malati, tutti devono impegnarsi congiuntamente per trovare delle soluzioni e metterle in atto”: lo ha scritto Victoria McEvoy, dell’Harvard Medical School di Boston e presidente dei pediatri per il Massachusetts West Medical Group, chiamando tutti i cittadini a partecipare attivamente alla lotta per questo importante problema e presentando gli incoraggianti risultati finora ottenuti a Cambridge.
Come ha spiegato in un editoriale ospitato dal quotidiano Boston Globe, l’esperimento già messo in atto nella piccola città di Cambridge è stato un successo. Le basi per la collaborazione sono state poste con la nascita nel 1990 della Cambridge Healthy Children Task Force (CHCTF), il cui compito doveva essere quello di valutare tutte le questioni che riguardassero la salute dei bambini. Dalla collaborazione dei vari enti locali (amministrazioni, scuole, servizi di comunità, strutture sanitarie, ecc.) nel 2000 è stata istituita la Healthy Living Cambridge Kids specificamente per affrontare il problema del sovrappeso e dell’inattività fisica. A quel tempo – ha detto McEvoy – la CHCTF aveva identificato come regola generale da seguire quella del “5-2-1”: 5 porzioni di frutta e vegetali, 2 ore massimo di televisione e un’ora di attività fisica al giorno. E tutte le strutture pubbliche a cui afferivano bambini si sono impegnate a garantire che questi principi fossero seguiti nel tempo in cui i piccoli erano affidati a loro.” I risultati di questo lavoro sono stati presentati all’ultimo congresso dell’American Public Health Association che si è tenuto a Washington e dimostrano chiaramente che in un periodo di tre anni, dal 2004 al 2007, l’obesità infantile si è ridotta del 4 per cento (passando dal 21 al 17%) e il numero di bambini con un peso adeguato è salito del 5 per cento (dal 59 al 64%), mentre i punteggi per i livelli di fitness sono saliti dell’11 per cento in tutti i test.
In pratica la città di Cambridge adesso si discosta dalla media nazionale che continua ad essere pericolosamente alta. Ma questi risultati non sarebbero stati possibili senza la partecipazione attiva dei genitori ha detto David A. Link, della Cambridge Health Alliance and Mount Auburn Hospital della città. Non è la prima volta che si tentano alleanze di questo tipo, di solito però alcuni di quelli che dovrebbero essere i protagonisti rimangono fuori. Questa è la prima volta che tutti lavorano in modo coordinato allo scopo di frenare il dilagare dell’obesità infantile e se possibile invertire la tendenza.

Fonte:
Victoria McEvoy, Doctors alone can't solve kids' weight problems, The Boston Globe January 14, 2008