Futuri problemi di cuore nei bimbi obesi

È tempo di abbandonare il vecchio detto “bambino cicciotello e bello”. Infatti, si è scoperto che già a tre anni nei bambini obesi è possibile trovare i marker dell’infiammazione. Quando questi marker sono presenti negli adulti, sono considerati un indizio di possibili disturbi cardiaci. È quanto afferma uno studio pubblicato dal team di Asheley Cockrell Skinner, dell’Università del North Carolina, sulla rivista Pediatrics. Lo studio ha coinvolto 16.335 bambini e ragazzi da uno a 17 anni, reclutati negli Stati Uniti tra il 1999 e il 2006. I partecipanti allo studio sono stati classificati a seconda del BMI in quattro categorie: peso normale, sovrappeso, obeso e con obesità severa. Per i bambini più piccoli, sotto i due anni, invece del BMI è stato considerato il rapporto tra lunghezza e peso.
Sono stati considerati tre parametri: la concentrazione di proteina C reattiva (PCR), la conta assoluta dei neutrofili (Absolute Neutrophil Count, ANC) e il rapporto tra ferritina e transferrina (F/T). Si è scoperto che in più del 40% dei bambini con obesità severa nella fascia di età 3-5 anni la PCR aveva un valore elevato, mentre nei bambini con peso normale la percentuale era del 17 per cento. Tra i bambini di età maggiore la differenza si approfondiva. Nella fascia di età 15-17 anni l’83% dei ragazzi con obesità severa aveva un valore elevato di PCR, rispetto al 18% dei ragazzi di peso normale. I valori anomali di ANC cominciavano ad apparire nei bambini con obesità severa tra i 6 e gli 8 anni, mentre un rapporto anomalo F/T compariva tra i 9 e gli 11 anni. I ricercatori hanno concluso che c’è un forte legame tra peso e marker infiammatori, anche nei bambini più piccoli. E che occorrono più ricerche per capire “l’impatto a lungo termine di un modesto stato di infiammazione nei bambini sovrappeso e obesi”.
La relazione tra elevati livelli di PCR e obesità negli adulti è ben nota, mentre nei bambini le motivazioni di tale associazione sono meno chiare. In ogni caso i valori elevati nei bambini sono particolarmente preoccupanti perché l’infiammazione cronica può causare un danno vascolare che si somma nel tempo. Secondo Skinner, i risultati dello studio sono stati sorprendenti, in quanto è stato osservato “un rapporto tra peso e marker infiammatori più precoce di quanto atteso”. “Molti adulti sanno che essere sovrappeso e obesi non gli fa bene” ha detto Skinner, “ma non altrettante persone realizzano quanto poco salutare può essere per un bambino essere sovrappeso”.

Fonte:
Multiple Markers of Inflammation and Weight Status: Cross-sectional Analyses Throughout Childhood. Skinner AC, Steiner MJ, Henderson FW, Perrin EM. Pediatrics. 2010 Apr;125(4):e801-9