Le buone abitudini a tavola nascono in famiglia
Secondo i dati di uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Nutrition
Education and Behavior i bambini che sono abituati a consumare con i familiari
almeno cinque pasti alla settimana, acquisiscono e mantengono comportamenti
alimentari corretti più facilmente degli altri.
I 677 giovani adolescenti
statunitensi coinvolti nello studio hanno risposto a un primo questionario sulle
loro abitudini alimentari all’inizio dell’adolescenza (età media di 12,8 anni) e
a un secondo, dopo circa cinque anni (età media di 17,2 anni).
Nello studio
di uno degli autori dell’articolo, Teri L. Burgess-Champoux dell’Università del
Minnesota, il numero di pasti regolarmente consumati in famiglia si dimezza dai
12 –13 anni ai 17-18 anni, passando dal 60 al 30 %.
Anche se con il passare
degli anni l’abitudine a mangiare insieme ai propri familiari diventa sempre
meno diffusa tra i ragazzi, i benefici derivanti da pranzi e cene in famiglia si
mantengono negli anni e si traducono in diete più ricche di cibi salutari come
verdura, fibre e alimenti ad alto contenuto di calcio e nutrienti
essenziali.
Questo non significa che il regime alimentare dei ragazzi che
consumano regolarmente pasti in famiglia raggiunga i contenuti e le composizioni
alimentari raccomandati dai nutrizionisti, ma sicuramente, in media, si tratta
di diete di qualità, se non altro rispetto a quelle dei ragazzi per i quali non
esiste tale consuetudine.
“Condividere pasti e cene con i familiari è molto
importante in questo periodo chiave dello sviluppo dei ragazzi” afferma
Burgess-Champoux “e questo concetto dovrebbe essere comunicato in maniera chiara
a genitori, educatori e a chi si occupa della salute dei più
giovani”.
Fonte:
Burgess-Champoux
TL, Larson N, Neumark-Sztainer D, Hannan PJ, Story M.Are family meal patterns
associated with overall diet quality during the transition from early to middle
adolescence? J Nutr Educ Behav. 2009 Mar-Apr;41(2):79-86.