Lo stile di vita della donna in gravidanza influenza il rischio di obesità nel figlio

Quando una donna in gravidanza acquista più peso di quanto raccomandato, non effettua attività fisica e fuma, il figlio, raggiunta l'età di otto anni, potrebbe avere una probabilità più alta di essere sovrappeso oppure obeso. È il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista BMC Pregnancy and Childbirth.
Nello studio sono stati estratti a caso i dati di 5.125 bambini, e sono state registrate le condizioni delle madri, attraverso interviste telefoniche. Per ogni bambino è stato calcolato il Bmi.
La probabilità di essere obeso o sovrappeso all'età di 8 anni per ogni chilogrammo di aumento di peso in gravidanza, per il fumo e per l'esercizio lieve durante la gravidanza rispetto ai sedentari era rispettivamente di 1.01, 1.23 e 0.77.
I figli delle donne che in gravidanza aumentavano di peso in misura superiore alle raccomandazioni dell'Institute of Medicine (IOM) avevano un rischio maggiore di obesità  (OR: 1.45) rispetto ai figli di donne con aumento di peso in gravidanza nel range raccomandato. L'età della madre e il consumo di alcol non risultavano invece associati con il rischio di obesità.
L'aumento di peso, l'attività fisica e il fumo durante la gravidanza erano associati in modo significativo con l'obesità dei figli all'età di 8 anni.
Secondo gli autori, i medici dovrebbe fortemente consigliare alle donne di non fumare e di praticare un'attività fisica di livello moderato durante la gravidanza, per prevenire l'insorgere dell'obesità nei figli in un momento successivo.

Fonte:
Mourtakos, Stamatis P., et al. "Maternal lifestyle characteristics during pregnancy, and the risk of obesity in the offspring: a study of 5,125 children." BMC pregnancy and childbirth 15.1 (2015): 66.