Ma quante vitamine servono ai bambini?

In base ai risultati di un lavoro recentemente pubblicato dai ricercatori della Davis University, in California, sulla rivista Archives of Pediatric & Adolescent Medicine, molti bambini e adolescenti integrano la propria alimentazione con vitamine e minerali di cui non hanno realmente bisogno.
Non ci sono infatti indicazioni da parte dei pediatri a sostegno dell’uso di tali integratori nei bambini che abbiano già compiuto un anno se non in casi particolari di, per esempio, malattie croniche o disturbi alimentari.
Nonostante ciò, dai dati ottenuti da Ulfat Shaikh e colleghi su circa 11.000 bambini e adolescenti di età compresa tra i 2 e i 17 anni, emerge che circa un terzo dei ragazzi coinvolti nello studio ha utilizzato integratori vitaminici.
Stupisce la fotografia dei consumatori: la maggior parte di loro, come atteso, è costituita da bambini e ragazzi sottopeso, ma il 37% è rappresentato da ragazzi in condizioni “privilegiate” (provenienti da famiglie con alto reddito con buoni livelli di alimentazione e attività fisica) contro il 28% dei ragazzi provenienti da situazioni meno agiate: “I fattori responsabili di questa situazione potrebbero essere legati al reddito e al livello di educazione dei genitori” suggerisce Shaikh.
In effetti il costo degli integratori vitaminici è piuttosto elevato e quindi non stupisce che, tra le famiglie meno abbienti, i consumatori di tali prodotti siano la metà rispetto a quelli con genitori senza difficoltà economiche (22% vs 44%).
Che fare dunque? Come ricordano gli esperti, in genere “un’alimentazione varia e completa” rende superfluo l’utilizzo di integratori a base di vitamine e minerali, e comunque non è detto che mangiare sano sia una prerogativa dei ricchi: “anche una confezione di verdura surgelata, poco costosa, può fornire buoni elementi nutritivi” afferma Kris Rudolph, dietologo pediatrico presso il Cincinnati Children’s Hospital.
Commenta il Professor Claudio Maffeis, pediatra nutrizionista dell’Università di Verona e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano: “ Quanto affermano i colleghi statunitensi è sicuramente corretto, ma espressioni generiche quali 'alimentazione varia e completa devono essere tradotte in modo comprensibile alle famiglie, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, utilizzando gli strumenti educazionali adatti a facilitarne l’adesione. Ci sono inoltre determinati periodi dello sviluppo a maggior rischio di carenze nutrizionali, momenti nei quali c’è bisogno di una particolare vigilanza sull’alimentazione da parte del pediatra, delle famiglie e – ove possibile - del bambino o dell’adolescente.  Tra i possibili strumenti che il pediatra ha a disposizione vi è il software dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, che permette la rilevazione di un’anamnesi alimentare completa, che rileva eventuali carenze nei singoli nutrienti e offre la possibilità di fornire al paziente consigli nutrizionali individualizzati”.

Fonte:
Shaikh U, Byrd RS, Auinger P.Vitamin and mineral supplement use by children and adolescents in the 1999-2004 National Health and Nutrition Examination Survey: relationship with nutrition, food security, physical activity, and health care access. Arch Pediatr Adolesc Med. 2009 Feb;163(2):150-7.