Troppo zucchero aggiunto per i ragazzi

Le malattie cardiovascolari (CVD) sono una delle cause principali di morbilità e mortalità tra gli adulti degli Stati Uniti” scrivono gli autori di un nuovo studio sullo zucchero. “Mentre l'aterosclerosi e le CVD si manifestano in momenti successivi della vita, i loro fattori di rischio, compresi le dislipidemie, il diabete mellito e l'obesità, sono sempre più frequentemente diagnosticati negli adolescenti e perfino nei bambini. Attualmente il 32% dei bambini americani tra i 2 e i 18 anni è sovrappeso od obeso. Sebbene le CVD tra i bambini siano rare, un aumento dei fattori di rischio in giovane età e la loro apparente tendenza a rimanere tali in età adulta sottolinea la necessità di sforzi di prevenzione precoci ed efficaci” osservano gli autori. In realtà, mentre un maggiore consumo di carboidrati e di zucchero è stato associato con un rischio più alto di CVD tra gli adulti, poco si sa sull'impatto dei dolcificanti calorici sugli adolescenti.

Uno studio condotto su  2.157 adolescenti americani, arruolati per il National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) tra il 1999 e il 2004, ha raccolto dati sull'alimentazione riguardo allo zucchero. Altri dati provengono dall'archivio dell'US Department of Agriculture MyPyramid Equivalents. Misure del rischio cardiovascolare sono state stimate rispetto ai livelli di consumo di zucchero aggiunto a bevande ed alimenti del commercio espressi come percentuale dell’apporto energetico totale giornaliero. Il consumo giornaliero di zucchero aggiunto era in media il 21,4% dell'energia totale.

L'apporto di zuccheri aggiunti era inversamente correlato ai livelli medi di colesterolo HDL (mmol/L), pari a 1,40 (intervallo di confidenza 95% 1,36 -1,44) tra i minori consumatori e 1,28  (1,23 – 1,33) tra i maggiori consumatori di zuccheri aggiunti. Gli stessi erano correlati positivamente con le lipoproteine a bassa densità e con i livelli di trigliceridi. Nei bambini e ragazzi obesi  (BMI ≥ 85° percentile), gli zuccheri aggiunti erano correlati positivamente (P = 0.004).con l’insulinoresistenza calcolata in termini di HOMA (homeostasis model assessment).

In conclusione, il consumo di zuccheri aggiunti tra gli adolescenti americani è associato positivamente a parametri multipli di aumento del rischio cardiovascolare.

 

Fonte:

Consumption of added sugars and indicators of cardiovascular disease risk among US adolescents.

Welsh JA, Sharma A, Cunningham SA, Vos MB. Circulation. 2011 Jan 25;123(3):249-57. Epub 2011 Jan 10.