Sebbene la prevalenza dell'obesità sia aumentata negli ultimi anni, sono pochi gli studi che hanno seguito nel corso del tempo gli individui già obesi nelle prime fasi della vita. Questo è l'obiettivo che si è posto questo studio, che ha voluto determinare l'incidenza e il rischio di obesità a partire dal peso in adolescenza.
Sono stati presi in esame i dati su 8.834 individui tra i 12 e i 21 anni, arruolati nel 1996 per l'US National Longitudinal Study of Adolescent Health. Sono stati eseguiti due follow up, nei bienni 2001-2002 e 2007-2009. Sono stati considerati come “adolescenti obesi” gli individui di età inferiore ai 20 anni, e BMI uguale o superiore al 95° percentile oppure BMI uguale o superiore a 30 kg/m2. Gli “adulti grandi obesi” avevano invece un'età uguale o superiore ai 20 anni e un BMI uguale o superiore a 40 kg/m2.
Nel 1996 sono risultati gravemente obesi 79 adolescenti (pari all’1% del campione), di cui 60, cioè il 70%, sono rimasti tali in età adulta. Al termine del follow-up, nel 2009 erano diventati adulti grandi obesi ben 703 adolescenti obesi non gravi, il 7,9% del campione. Mentre gli adolescenti che non erano diventati gravi obesi avevano guadagnato in media circa “solo” 5 unità di BMI durante il periodo di osservazione di 13 anni, gli adolescenti divenuti adulti grandi obesi avevano aumentato il loro BMI di 14 unità nel medesimo periodo.
Secondo i ricercatori, gli adolescenti obesi hanno un rischio maggiore di 16 volte di diventare grandi obesi rispetto agli adolescenti normopeso o sovrappeso. Si può quindi concludere che l'obesità nell'adolescenza è associata significativamente a un maggiore rischio di obesità grave in età adulta.
Fonte:
Association of adolescent obesity with risk of severe obesity in adulthood. The NS, Suchindran C, North KE, Popkin BM, Gordon-Larsen P. JAMA. 2010 Nov 10;304(18):2042-7.