L'ipertensione è uno dei maggiori fattori di rischio indipendenti per la
cardiopatia coronarica (CHD). Il primo livello di trattamento dell'ipertensione
include la modifica dello stile di vita: attività motoria, perdita di peso,
cambiamenti nell'alimentazione. Lo studio DASH (Dietary Approaches to Stop
Hypertension) ha mostrato che due schemi di alimentazione, la dieta DASH e la
dieta F/V (fruits and vegetables) diminuiscono in modo significativo la
pressione sanguigna, indipendentemente dall'apporto di sodio e dal peso.
Tuttavia la dieta DASH, che è stata inserita nelle Linee guida americane
sull'alimentazione del 2005, diminuisce il livello di colesterolo LDL, ma anche
quello del colesterolo HDL, oltre a non avere effetto sui livelli di
trigliceridi. L'effetto della DASH sulle CHD è quindi ancora poco
chiaro.
Questo studio si propone proprio di chiarire questo aspetto. Sono
state utilizzate le equazioni ottenute dal Framingham Heart Study, che stimano
il rischio di CHD a dieci anni di distanza a partire da fattori di rischio
modificabili (la pressione sanguigna sistolica, il colesterolo totale, il
colesterolo HDL) e non modificabili (età, sesso). Nello studio sperimentale DASH
459 individui senza ipertensione o con ipertensione di stadio 1, che non
assumevano farmaci, erano stati randomizzati a tre gruppi: gruppo di controllo,
gruppo a dieta F/V e gruppo DASH (dieta ricca in frutta, verdure, latticini
magri, con contenuto ridotto di colesterolo e grassi). Il peso è stato mantenuto
stabile. La valutazione del rischio a 10 anni di CHD è stato l'obiettivo
principale di questa nuova analisi dei dati. Tra i 436 partecipanti per i quali
erano disponibili i dati completi, l'età media era di 44,7 anni, il 51% era
maschio, il 60% erano afroamericani.
Dopo 8 settimane di trattamento
dietetico, il rischio di CHD a 10 anni diminuiva in tutti i gruppi (da un
livello iniziale medio di 0,98%). Rispetto al gruppo di controllo, il rischio
relativo di CHD valutato sulla base dei parametri del Framingham Heart Study era
0,93 per il gruppo F/V e 0,82 per quello DASH. Paragonando il gruppo DASH con
quello F/V, il rischio relativo era 0,89.
Quindi, la dieta DASH diminuisce
il rischio di CHD a dieci anni del 18% rispetto al gruppo di controllo e
dell'11% rispetto alla dieta F/V. Quindi la DASH non ha solo un effetto
anti-ipertensivo, ma anche di riduzione del rischio
coronarico.
Fonte:
The Effect of Dietary Patterns on Estimated
Coronary Heart Disease Risk: Results From the Dietary Approaches to Stop
Hypertension (DASH) Trial. Chen ST, Maruthur NM, Appel LJ. Cardiovasc Qual
Outcomes. 2010 Sep 1;3(5):484-9