Alimentazione sana oltre i cereali integrali: approfondimenti sulle associazioni tra qualità della dieta e rigidità arteriosa nella coorte del Brisighella Heart Study

Sebbene i cereali integrali abbiano effetti protettivi ben riconosciuti contro lo sviluppo di malattie cardiometaboliche, gli alimenti a base di cereali integrali sono scarsamente consumati dalla popolazione generale. Lo scopo di questo studio era quello di stabilire, a livello di popolazione, l’impatto vascolare di un basso apporto di cibi integrali. Dalla coorte iniziale del Brisighella Heart Study, è stato identificato un campione di popolazione di 1503 individui, tra cui 720 uomini (47,9%) e 783 donne (52,1%), che nel complesso consumavano in gran parte prodotti a base di cereali raffinati. La qualità della dieta è stata stimata dallo Short Healthy Eating Index (sHEI) e si è scoperto che le donne avevano un modello alimentare complessivamente più sano rispetto agli uomini (44,1 ± 8,5 vs. 36,3 ± 8,1, p < 0,001). Lo sviluppo di un modello di regressione lineare multipla aggiustato per età e pressione sanguigna (BP) ha rilevato che la velocità dell'onda di polso carotideo-femorale (cfPWV) era significativamente prevista dalla velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR, B = -0,148, intervallo di confidenza al 95% (CI) -0,259--0,038, p < 0,001), acido urico sierico (SUA, B = 0,220, 95%CI 0,095-0,320, p = 0,001) e sHEI (B = -0,231, 95%CI -327-- 0,089, p < 0,001) negli uomini e da eGFR (B = -0,152, 95%CI -0,266--0,052, p < 0,001), indice di massa corporea (BMI, B = 0,174, 95%CI 0,111-0,331, p = 0,002), SUA (B = 0,278, IC 95% 0,158-0,354, p < 0,001) e sHEI (B = -0,218, IC 95% -308--0,115, p < 0,001) nelle donne. In definitiva, un basso punteggio sHEI era un predittore significativo di rigidità arteriosa anche in una coorte di popolazione con un elevato consumo di prodotti a base di cereali raffinati.