I ricercatori volevano capire se il Bmi nell'infanzia risulta associato all'ictus ischemico in età adulta. Nello studio sono stati considerati oltre 300.000 individui. I casi di ictus sono stati 8.899. Lo studio è stato condotto in Danimarca. Un Bmi superiore alla media tra i 7 e i 13 anni e un aumento del Bmi in questa fascia di età aumentava il rischio di ictus ischemico tra l'età di 25 anni e di 55 anni. Non c'era invece un legame con il rischio di ictus ischemico a un'età più avanzata. Secondo lo studio, non c'è una relazione con il peso alla nascita.
I risultati potrebbero confermare l'ipotesi che l'aumento della incidenza di ictus ischemico precoce sia dovuto a una diffusione dei fattori di rischio dell'ictus, come l'obesità, nelle fasce di età giovanili.
Secondo i ricercatori, si potrebbe ridurre il rischio di ictus precoce con una riduzione del peso eccessivo durante l'infanzia e con il mantenimento del peso corretto. Lo studio è stato pubblicato su JAMA Neurology.
Fonte: Gjærde, L. K., Gamborg, M., Ängquist, L., Truelsen, T. C., Sørensen, T. I., & Baker, J. L. (2017). Association of Childhood Body Mass Index and Change in Body Mass Index With First Adult Ischemic Stroke. Jama Neurology, 74(11), 1312-1318.