Consumo di carne e depressione: una revisione sistematica aggiornata ed una meta-analisi

Diversi studi hanno segnalato un'associazione contradditoria tra basso consumo di carne (ad esempio, diete vegetariane) e rischio di depressione. Lo scopo di questo studio era quantificare la relazione tra basso consumo di carne e depressione, identificando possibili fonti di eterogeneità e il potenziale ruolo delle variabili psicosociali. Una revisione sistematica e una meta-analisi sono state eseguite e riportate secondo le linee guida PRISMA attraverso una ricerca completa nei database Medline, Web of Science, Scopus e PsychInfo dall'inizio a gennaio 2024 (ID di registrazione PROSPERO: CRD42023405426). Le esposizioni analizzate erano (1) una dieta priva di carne e (2) una dieta flessibile (a basso contenuto di carne). L'esito era la depressione. La meta-analisi ha incluso venti studi osservazionali longitudinali. Sono stati progettati grafici a foresta e l'eterogeneità è stata analizzata tramite analisi statistiche I2 e di sottogruppo. Il bias di pubblicazione è stato valutato tramite grafici a imbuto e test di Egger. L'analisi complessiva ha mostrato un'associazione protettiva (HR: 0,74, 95%CI: 0,59-0,89, I2 = 53,9%) tra dieta priva di carne e depressione, che è risultata consistente nel gruppo di studi di qualità più elevata. Le principali fonti di eterogeneità identificate erano qualità dello studio, progettazione dello studio, anno e paese di pubblicazione, disuguaglianza di genere e aggiustamento per determinate variabili (incluse variabili sociali). L'associazione tra dieta flessibile e depressione (HR: 0,90, 95%CI: 0,81-0,99, I2 = 58,9%) non è stata consistente tra i sottogruppi. I risultati di questa meta-analisi mostrano un'associazione protettiva consistente tra diete prive di carne e depressione e un'associazione inconcludente per quanto riguarda la dieta flessibile. Sono necessari studi primari che analizzino variabili psicosociali per spiegare questi risultati.