I pazienti con malattia di Parkinson (PD) hanno livelli sierici di 25-idrossivitamina D (25 (OH) D) inferiori rispetto alla popolazione generale. Studi precedenti hanno suggerito un'associazione negativa tra 25 (OH) D e le caratteristiche cliniche del PD, ma i dati sono incoerenti.
È stato condotto uno studio osservazionale trasversale. Livelli ematici di 25 (OH) vit D, la gravità della malattia (stadio Hoehn-Yahr [HY]) e dei sintomi clinici (Unified Parkinson Disease Rating Scale [UPDRS]) e le funzioni cognitive globali (Mini-Mental State Examination [MMSE]) sono stati studiati in 500 pazienti con PD reclutati in modo consecutivo escludendo chi usava integratori di vitamina D. Sono state raccolte anche informazioni sull'esposizione alla luce solare e sulle assunzioni dietetiche (utilizzando un questionario sulla frequenza degli alimenti a 66 voci disponibile al sito Educazione Nutrizionale Grana Padano). Un comodo campione di controlli sani della comunità abbinati per età e sesso (N = 100) è stato incluso come gruppo di controllo.
I pazienti con PD avevano livelli sierici di 25 (OH) D inferiori rispetto ai controlli. Lo stato di carenza (<20 ng / mL) è stato riscontrato nel 65,6% dei pazienti. I livelli di 25 (OH) D erano correlati indipendentemente all'esposizione alla luce solare (P = 0,002) e all'assunzione di vitamina D (P = 0,009). In modelli multivariati, utilizzando un approccio di randomizzazione mendeliana, valori sierici di 25 (OH) D inferiori erano associati ad una malattia più grave (HY, P = .035), sintomi clinici peggiori (punteggio totale UPDRS Parte III [P = .006] e maggiore deterioramento delle funzioni cognitive globali (P = .041). Né le funzioni cognitive né le caratteristiche cliniche erano associate ad un ridotto apporto di vitamina D e all'esposizione alla luce solare.
In conclusione i livelli sierici di 25 (OH) D erano correlato negativamente con la gravità della malattia e dei sintomi, nonché con le funzioni cognitive globali. Questo studio si aggiunge all'evidenza che un basso valore di 25 (OH) D può influenzare negativamente la progressione del PD. Sono necessari studi di intervento in quest'area.