Il perfezionismo problematico è stato tradizionalmente concettualizzato come un costrutto multidimensionale e sono stati sviluppati strumenti specifici per catturarne le varie dimensioni. Tuttavia, il Clinical Perfectionism Questionnaire (CPQ) è stato recentemente progettato per misurare un costrutto unidimensionale chiamato "perfezionismo clinico", ma il questionario non è stato ancora validato in italiano.
Questo studio mirava a proporre la versione italiana del CPQ ed esaminarne le proprietà psicometriche.
Il CPQ è stato tradotto in italiano utilizzando procedure di traduzione e retrotraduzione. Successivamente, è stato somministrato a 188 pazienti di lingua italiana con disturbi alimentari e 126 soggetti senza disturbi alimentari (esclusa la presenza di disturbi alimentari con la versione italiana del test Eating Attitudes Test -26 con punteggi ≥ 20). Il gruppo clinico ha inoltre completato le versioni italiane della Frost Multidimensional Perfectionism Scale (FMPS), del Eating Disorder Examination Questionnaire (EDE-Q) e del Brief Symptom Inventory (BSI).
L'analisi fattoriale di conferma ha rivelato un buon adattamento per la struttura bifattoriale della versione a 10 domande. La coerenza interna era elevata per il fattore di perfezionismo clinico generale e l'affidabilità test-retest era buona. La validità convergente era accettabile per il perfezionismo clinico generale e per i fattori di gruppo della "sopravvalutazione dello sforzo". Il CPQ ha mostrato punteggi significativamente più alti nei pazienti con disturbi alimentari rispetto al gruppo con disturbo non alimentare.
Nel complesso, lo studio ha dimostrato le buone proprietà psicometriche della versione italiana del CPQ e ne ha convalidato l'uso in pazienti di lingua italiana con disturbi alimentari. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, il CPQ ha prove promettenti come misura affidabile e valida del perfezionismo clinico nella sua versione italiana.