I benefici della chiusura delle scuole, utilizzata come strategia di contenimento da molti paesi europei, devono essere attentamente valutati rispetto agli effetti negativi del benessere dei bambini. In questo studio, è stata valutata la sieroprevalenza SARS-CoV-2, che stima meglio la reale estensione dell'infezione svelando casi asintomatici, tra gli scolari dai 3 ai 18 anni a Milano, utilizzando macchie di sangue secco, un metodo sicuro ed estremamente praticabile per i bambini, e poi è stato confrontato tra settembre 2020 e gennaio 2021. In secondo luogo, gli autori hanno valutato il tasso di sieroconversione e lo hanno confrontato tra gli studenti frequentanti le scuole in presenza e quelli passati alla didattica a distanza, utilizzando un modello di regressione logistica, sia come univariato che multivariato, aggiustato per età e sesso biologico. Tra 1109 alunni, hanno riscontrato una sieroprevalenza del 2,8% a settembre prima della riapertura delle scuole, mentre a gennaio 2021 il tasso di sieropositività era del 12,5%, riflettendo il tasso di crescita generale delle infezioni durante la seconda ondata di pandemia. Il tasso complessivo di sieroconversione è stato del 10%, senza differenze basate sul sesso biologico e sui gruppi di età. Considerando i gruppi di età, il tasso di sieroconversione è stato del 10,5% (95% intervallo di confidenza, 2,9-24,8) tra i bambini che frequentano le scuole materne, 10,6% (95% intervallo di confidenza, 8,2-13,4) per le scuole primarie, 9,9% (intervallo di confidenza 95%, 6,8-13,8) per le scuole secondarie e il 7,8% (intervallo di confidenza 95%, 4-13,2) tra gli studenti delle scuole superiori. È interessante notare che non sono state riscontrate differenze nel tasso di sieroconversione tra gli studenti che hanno frequentato la scuola rispetto a quelli che hanno iniziato l'apprendimento a distanza nei primi giorni di novembre. Inoltre, la maggior parte dei pazienti (61%) ha riferito che il contatto è avvenuto all'interno del nucleo familiare. È stato riportato un basso tasso di sieroconversione tra gli scolari di Milano, senza differenze tra chi ha frequentato da settembre 2020 a gennaio 2021 rispetto a chi è passato alla didattica a distanza nei primi giorni di novembre. Questi dati suggeriscono che le scuole non amplificano la trasmissione di SARS-CoV-2, ma riflettono piuttosto il livello della trasmissione nella comunità.