Programmi di intervento sulla popolazione infantile messi in opera sia in ambito
scolastico che di intera comunità sono oltremodo efficaci nel ridurre nel tempo
ed in modo stabile la proporzione di bambini obesi.
È quanto emerge da uno
studio prospettico iniziato nel 1992, effettuato in quattro cittadine del Nord
della Francia e recentemente pubblicato da ricercatori dell'Università di Lille,
coordinati dal Dott. Jean Michel Borys su Public Health and Nutrition.
Essi
hanno presentato gli ultimi dati relativi allo studio Fleurbaix-Laventie Ville
Santé, un programma di prevenzione (basato sulle intere comunità delle due
città) sulla prevalenza di sovrappeso e obesità rispetto alle città di
controllo. L'intervento – rivolto sia ai bambini normopeso che a quelli già
sovrappeso di età compresa tra i 4 ed i 12 anni - ha compreso: 1) una fase
iniziale di informazione e sensibilizzazione della popolazione al problema; 2)
una fase di formazione rivolta ad insegnanti e professionisti sanitari (inclusa
per questi ultimi una newsletter su temi nutrizionali); 3) lo svolgimento di
incontri di educazione alimentare ed al gusto per bambini e genitori e programmi
di attività motoria (incluso il recarsi a scuola a piedi) strutturati e non; 4)
l'adozione di menù salutistici a scuola ed il coinvolgimento di produttori e
ristoratori locali.
I risultati di questo studio mostrano che dopo 4 anni di
intervento la prevalenza dell'obesità infantile nella regione di
Fleurbaix-Laventie é quasi dimezzata rispetto alle città di controllo
(Bois-Grenier and Violaines), in particolare per quanto riguarda i bambini
appartenenti alle fasce sociali media e bassa. “Questo studio dimostra in
maniera incontestabile che gli interventi di prevenzione dell'obesità sono
efficaci e che il relativo impiego di risorse è giustificato, a patto che questi
siano persistenti nel tempo (e non si limitino ad interventi occasionali o
parziali) e vengano realizzati a più livelli, con il coinvolgimento di tutti gli
attori del sistema e l'utilizzo di tutti gli strumenti disponibili. Alla luce di
questi dati appare ancora più prezioso il ruolo del monitoraggio epidemiologico
dello stato di nutrizione svolto da pediatri e medici di famiglia – come quello
svolto dall' Osservatorio Nutrizionale Grana Padano - per valutare anche nel
nostro Paese l'efficacia nel tempo delle politiche sanitarie di prevenzione
primaria e secondaria dell'obesità” commenta la Dott.ssa Maria Letizia Petroni,
medico nutrizionista clinico e coordinatore dell'Osservatorio.
Fonte:
Romon M et al., Public Health Nutr. 2008
Dec 23:1-8.
Realizzato con il contributo del Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali
D.M. 25961 del 27/12/2007