Alcuni indizi suggeriscono che regimi alimentari vegetariani possono essere associati con una riduzione della mortalità, ma la relazione non è ben definita. L'obiettivo di questo studio è stato valutare l'associazione tra abitudini alimentari vegetariane e la mortalità. A questo scopo sono stati utilizzati i dati dell'Adventist Health Study 2 (AHS-2), condotto nel Nord America, che ha coinvolto 96.469 uomini e donne reclutati tra il 2002 e il 2007, da cui è stato estratto un campione analitico di 73.308 partecipanti.
L'alimentazione è stata valutata all'inizio con un questionario di frequenza alimentare quantitativa e classificato in 5 modelli dietetici: nonvegetariano, semi-vegetariano, pesco-vegetariano, latto-ovo-vegetariano e vegano.
È stata misurata la relazione tra abitudini alimentari vegetariane e la mortalità per tutte le cause e causa-specifica; sono stati identificati dal National Death Index i decessi fino al 2009.
Sono stati registrati 2570 decessi tra i 73.308 partecipanti nel corso di un follow-up medio di 5,79 anni. Il tasso di mortalità era di 6,05 (IC 95%, 5,82-6,29) decessi per 1000 anni-persona. L'hazard ratio (HR) per la mortalità per tutte le cause in tutti i vegetariani vs i non-vegetariani era 0.88 (95% CI, 0,80-0,97). L'HR aggiustato per la mortalità per tutte le cause nei vegani era 0,85 (95% CI, 0,73-1,01); nei latto-ovo-vegetariani, 0,91 (95% CI, 0,82-1,00); nei pesco-vegetariani, 0,81 (IC 95%, 0,69-0,94) rispetto ai non-vegetariani. La differenza con i semi-vegetariani, 0,92 (95% CI, 0,75-1,13), non raggiungeva invece la significatività statistica. Associazioni significative sono state rilevate tra le diete vegetariane e la mortalità cardiovascolare, la mortalità non cardiovascolare non oncologica, la mortalità per malattia renale, e la mortalità di tipo endocrino. Le associazioni tra gli uomini erano maggiori e spesso più significative di quelle tra le donne.
Quindi, concludono gli autori, le diete vegetariane sono associate a una più bassa mortalità per qualsiasi causa e con alcune riduzioni della mortalità causa-specifica. I risultati sembrano essere più forti nei maschi. Queste associazioni favorevoli devono essere considerate attentamente da coloro che offrono una consulenza nutrizionale.
Fonte: "Vegetarian Dietary Patterns and Mortality in Adventist Health Study 2Vegetarian Dietary Patterns and Mortality." Orlich, Michael J., et al. JAMA Internal Medicine (2013): 1-8.