Obesità e anni di vita

Questo è il primo studio prospettico per quantificare il numero di anni di vita non in buona salute in relazione al sovrappeso e obesità. L'obesità è maggiormente correlata alla morbilità e alla disabilità più che alla mortalità, pertanto gli obesi devono aspettarsi di avere più anni di vita in non buona salute rispetto ai normopesi. Una rappresentativa coorte di 19.518 Finlandesi tra i 20 ed i 92 anni sono stati seguiti per 15 anni con una partecipazione all'indagine dell'83%. Il numero di anni in non buona salute venivano considerati in base alla prematura disabilità lavorativa, l'ospedalizzazione per malattia coronarica, la necessità di medicazioni prolungate. Durante i 15 anni di follow-up gli uomini obesi o in sovrappeso, non fumatori, tra i 20 e i 64 anni, avevano un maggior numero di anni di cattiva salute rispetto ai coetanei non obesi, analogamente si verificava nelle donne (Tabella 3). Il numero di anni, di non salute, aumentava con l'età ed era maggiore negli obesi rispetto a chi era solo in sovrappeso.


 


 
I soggetti sopra i 64 anni avevano più anni di cattiva salute rispetto alla coorte 20-64 anni, ma l'obesità non si associava a più anni di malattia ischemica, mentre si associava ad una maggior durata delle medicazioni, anche se questo trend non raggiungeva la significatività statistica. Considerando anche le donne fumatrici, per il loro esiguo numero, non si modificano gli andamenti, mentre nel sesso maschile, se si considerano insieme fumatori e non fumatori, i rischi relativi dei differenti end-point diventano minori nel range 20-64 anni. Questo è dovuto all'effetto negativo che ha il fumo anche sui normopesi, che vedono così ridursi le differenze verso gli obesi. Per esempio il rischio relativo per malattia coronarica tra non fumatori obesi vs normopesi è di 2,5 che passa a 1,6 se si considerano, in ambedue i gruppi, anche i fumatori (Tabella 4). Il presente studio mostra come l'obesità sia più fortemente correlata alla disabilità e morbilità rispetto a tutte le cause di mortalità e gli individui obesi hanno più anni di cattiva salute. Tenendo in considerazione che la prevalenza di obesità è in continua crescita, vi sarà in futuro un aumento anche dei costi sociali e sanitari, per l'incremento del numero di anni di non salute in questi soggetti.
 



Fonte:
Visscher, Arch Intern Med. 2004;164:1413-1420