I genitori hanno spesso difficoltà a riconoscere che i propri figli sono obesi. Un nuovo studio indica però che questa mancata valutazione del problema è più probabile in alcuni casi, cioé quando il bambino è maschio, la famiglia appartiene a un ceto disagiato oppure è di origine africana o dell'Asia meridionale, o il bambino è più grande di età.
L'obesità e il sovrappeso nei bambini sono un problema, poiché aumentano il rischio di malattia e mortalità prematura da adulti. Tuttavia, spesso i genitori non riescono a percepire il peso corporeo. Lo studio pubblicato sulla rivista British Journal of General Practice ha cercato di identificare le caratteristiche sociodemografiche dei genitori che non percepiscono l'obesità dei figli.
Lo studio si è svolto in cinque regioni dell'Inghilterra, con la partecipazione di quasi tremila bambini di età 4-5 anni e 10-11 anni. Il Bmi è stato misurato dal personale sanitario della scuola e i genitori sono stati consultati con un questionario.
In questo modo si è ottenuto il profilo sociodemografico dei genitori “poco sensibili all’obesità”. Inoltre, si è scoperto che i genitori riconoscevano il peso eccessivo del figlio solo quando il Bmi del bambino era superiore al 99,7esimo centile, una forte discrepanza con la soglia ufficiale dell'obesità infantile, cioè un Bmi oltre l'85esimo centile.
Fonte: Black, James A., et al. "Child obesity cut-offs as derived from parental perceptions: cross-sectional questionnaire." British Journal of General Practice 65.633 (2015): e234-e239.