Spesso l'effetto delle diete è solo temporaneo: i pazienti obesi, pur riuscendo a dimagrire, dopo qualche tempo riacquistano i chili persi. Già si sa che esistono barriere al mantenimento della perdita di peso, in quanto una dieta ipocalorica porta a riduzioni del dispendio energetico, a modifiche dei livelli di alcuni ormoni chiave e all'aumento dell'appetito, tutti fattori che inducono a ingrassare nuovamente. Dalla letteratura scientifica emerge che, per esempio, il minore dispendio energetico perdura a un anno dalla fine della dieta. Questo studio ha voluto perciò dimostrare che anche il livello degli ormoni dell'appetito è influenzato a lungo termine dalla dieta.
Nella ricerca sono stati inclusi 50 pazienti obesi o in sovrappeso, non diabetici, che hanno seguito un programma di dimagrimento di 10 settimane che prevedeva una dieta fortemente ipocalorica. All'inizio della sperimentazione, a 10 settimane e a 62 settimane sono stati analizzati i livelli di leptina, grelina, peptide YY, peptide inibitorio gastrico, peptidi glucagone-simili, amilina, colecistochinina, polipeptide pancreatico, insulina e il grado di appetito.
La perdita di peso, in media 13.5±0.5 kg, ha portato a riduzioni significative dei livelli degli ormoni leptina, peptide YY, colecistochinina, insulina, amilina, e ad aumenti di grelina, peptide inibitorio gastrico e polipeptide pancreatico. Si è evidenziato anche un aumento significativo dell'appetito misurato con scala analogica visuale.
A un anno dalla perdita di peso iniziale persistevano ancora modifiche significative dei livelli di leptina, peptide YY, colecistokinina, insulina, grelina, peptide inibitorio gastrico e polipeptide pancreatico rispetto al basale come pure dell'appetito. Questo assetto ormonale – con l’unica possibile eccezione del polipeptide pancreatico – è notoriamente predisponente ad un aumento dell’introito di energia e ad una riduzione del metabolismo energetico.
In sostanza, concludono gli autori, a distanza di un anno dalla fine della dieta non erano tornati alla norma i livelli dei mediatori dell'appetito, quelli che incoraggiano a recuperare i chili persi. Per trattare in modo efficace l'obesità si dovrebbe agire sui meccanismi compensatori che si sviluppano dopo le diete, e ridurre l'appetito, con strategie che includano combinazioni di farmaci.
Fonte:
Long-term persistence of hormonal adaptations to weight loss. Sumithran P, Prendergast LA, Delbridge E, Purcell K, Shulkes A, Kriketos A, Proietto J. N Engl J Med. 2011 Oct 27;365(17):1597-604.