La carenza di ferro nelle prime fasi della vita può avere effetti duraturi sul pieno sviluppo del potenziale psicofisico delle persone. Uno studio osservazionale caso-controllo ha valutato i livelli di sviluppo psicofisico raggiunti da adulti, a 25 anni di età, di 33 bambini con carenza da ferro cronica a confronto con 89 soggetti con livelli di ferro soddisfacenti o che avevano raggiunto livelli marziali adeguati dopo terapia con ferro di integrazione per tre mesi. I bambini al momento della prima osservazione avevano tra i 12 e i 23 mesi di età. Sono stati valutati i livelli di istruzione raggiunti, lo stato occupazionale, lo stato civile, la salute fisica e mentale.
È emerso che tra i bambini con carenza cronica di ferro una percentuale maggiore (il 58.1% contro il 19.8% del gruppo con ferro sufficiente) non completava la scuola, non perseguiva altre occasioni di istruzione o formazione (76.1% vs 31.5%; ), era single (83.9% vs 23.7%).
Il gruppo con carenza cronica riferiva anche una salute emotiva peggiore, più emozioni negative e sentimenti di distacco/dissociazione.
Sebbene l'outcome fosse migliore negli individui con livelli di ferro adeguati dopo la terapia rispetto a quelli nei quali il deficit era persistito, il follow up a lungo termine mostrava che gli individui con carenza cronica nell'infanzia avevano risultati peggiori da adulti in tutti i settori, tranne che per la salute fisica e l'impiego.
Gli autori sottolineano quindi l’importanza di prevenire o curare la carenza di ferro nella prima infanzia prima che diventi cronica o severa.
Fonte:
Functional Significance of Early-Life Iron Deficiency: Outcomes at 25 Years. Lozoff B, Smith JB, Kaciroti N, Clark KM, Guevara S, Jimenez E. J Pediatr. 2013 Jul 1. pii: S0022-3476(13)00564-7. doi: 10.1016/j.jpeds.2013.05.015. [Epub ahead of print]