“I dati scientifici attualmente disponibili non ci permettono di affermare con
certezza che l’aglio è efficace nel ridurre il rischio di tumore”. Lo afferma
Oran Kwon, ricercatore della Ewha Women’s University di Seul, in Corea del Sud,
e autore di uno studio recentemente pubblicato sull’American Journal of Clinical
Nutrition.
Nonostante le credenze popolari che attribuiscono all’aglio il
potere di contrastare virus, batteri e cancro e di abbassare il livello di
colesterolo, il lavoro di meta-analisi condotto da Kwon e colleghi ha concluso
che bisognerebbe ridimensionare almeno in parte queste convinzioni.
In
particolare, i ricercatori coreani hanno preso in considerazione 19 studi che
valutavano l’influenza del consumo di aglio sul rischio di sviluppare uno
specifico tipo di cancro e ne hanno analizzato i dati. Per farlo, hanno
utilizzato il sistema di revisione di cui si serve la Food and Drug
Administration americana per la valutazione delle prove scientifiche che
consentono di determinare l’esistenza di un qualche beneficio per la salute
associato agli alimenti.
Dall’analisi non è emerso un vero e proprio legame
tra il consumo di aglio e la riduzione del rischio di tumore allo stomaco,al
seno e al polmone ed endometrio, mentre per altri tipi di cancro (colon,
prostata, esofago, laringe, bocca e ovaio) le prove di un legame esistono, anche
se sono molto limitate: “Anche se non ci sono prove scientifiche a sostegno di
un effetto protettivo dell’aglio nei confronti del cancro, nulla vieta di
aggiungere questo alimento alla propria dieta” afferma Colleen Doyle, che si
occupa di nutrizione e attività fisica per l’American Cancer Society di Atlanta,
negli Stati Uniti. “Di certo non fa male, e se poi dovesse emergere che ha anche
un ruolo nella prevenzione dei tumori, tanto meglio”.
I ricercatori hanno
ipotizzato che l’eventuale effetto protettivo dell’aglio sia legato alla sua
capacità di limitare lo stress ossidativo causato dai radicali liberi, ma
servono altri studi prima di poter parlare di legame tra consumo di aglio e
riduzione del rischio di tumore.
Allo stato di conoscenza attuale, le
etichette dei cibi dovrebbero segnalare che è “altamente improbabile” che
l’aglio riduca il rischio di tumore del colon ed è “molto incerto” il ruolo del
consumo di aglio nella riduzione del rischio di cancro della prostata e di altri
tipi di tumore. “Il più importante consiglio per prevenire i tumori” conclude
Doyle “resta quello di consumare molta frutta e verdura all’interno di una dieta
ben bilanciata”.
Fonte:
Kim JY, Kwon O. Garlic
intake and cancer risk: an analysis using the Food and Drug Administration's
evidence-based review system for the scientific evaluation of health claims. Am
J Clin Nutr. 2009 Jan;89(1):257-64