Quando si dice le amicizie pericolose. Secondo Feng J. He e i colleghi
dell’Università di Londra, i bambini che hanno una dieta troppo ricca di sale
consumano anche più bevande zuccherate con evidente effetto cumulativo
sull’incremento del rischio di obesità e ipertensione.
Grazie allo studio
trasversale che ha coinvolto 1.688 ragazzi inglesi, i ricercatori hanno però
anche osservato un fatto positivo: la riduzione dell’introito di sale di 1
grammo al giorno si associa infatti a una riduzione di 27 grammi al giorno di
zuccheri. Un’alimentazione meno ricca di cibi salati potrebbe quindi portare non
solo a una riduzione del rischio di ipertensione - patologia in aumento tra i
minori - ma anche di obesità, che ormai è un vero flagello. “È probabile che il
nesso sia proprio la sete che induce un aumento dell’introito di liquidi:
probabilmente se i ragazzi scegliessero l’acqua per saziare il senso di sete
indotto dai cibi salati non ci sarebbero i contemporanei effetti negativi sul
peso che invece sono sotto gli occhi di tutti” hanno scritto i ricercatori sulla
rivista Hypertension. I ricercatori non escludono che anche fare più esercizio
fisico aiuterebbe a contrastare sia l’eccesso di sali sia quello degli zuccheri,
con meno rischi per ipertensione e
obesità.
Fonte:
He F, et al., "Salt intake is related to soft drink consumption in children and
adolescents: a link to obesity?" Hypertension 2008; 51: 629 -
634.
Realizzato con il contributo del Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali
D.M. 25961 del 27/12/2007