Non è chiaro se l'integrazione con vitamina D sia in grado di ridurre il rischio di cancro o di malattie cardiovascolari e i dati provenienti da studi randomizzati siano limitati. È stato condotto uno studio nazionale, randomizzato, controllato con placebo, con un disegno fattoriale di due fattori, uno di vitamina D3 (colecalciferolo) ad una dose di 2000 UI al giorno e l’altro di acidi grassi marini n-3 (detti anche omega-3) alla dose di 1 g al giorno per la prevenzione del cancro e delle malattie cardiovascolari tra gli uomini di età pari o superiore a 50 anni e le donne di età pari o superiore a 55 anni negli Stati Uniti. Gli endpoint primari erano il cancro invasivo di qualsiasi tipo e gli eventi cardiovascolari maggiori (un composito di infarto miocardico, ictus o morte per cause cardiovascolari). Gli endpoint secondari comprendevano tumori sito specifici, morte per cancro e ulteriori eventi cardiovascolari. Questo articolo riporta i risultati del confronto della supplementazione con vitamina D rispetto al placebo. Un totale di 25.871 partecipanti, inclusi 5106 partecipanti neri, sono stati sottoposti a randomizzazione. La supplementazione con vitamina D non era associata ad un minor rischio di entrambi gli endpoint primari. Durante un follow-up mediano di 5,3 anni, il tumore è stato diagnosticato in 1617 partecipanti (793 nel gruppo vitamina D e 824 nel gruppo placebo, rapporto di rischio 0,96, intervallo di confidenza al 95% [CI], 0,88-1,06; P = 0,47). Un evento cardiovascolare maggiore si è verificato in 805 partecipanti (396 nel gruppo vitamina D e 409 nel gruppo placebo: hazard ratio, 0,97, IC 95%, 0,85-1,12, P = 0,69). Nelle analisi degli endpoint secondari, i rapporti di rischio erano i seguenti: per la morte per cancro (341 decessi), 0,83 (95% IC, 0,67-1,02); per il cancro al seno, 1,02 (IC 95%, 0,79-1,31); per il cancro alla prostata, 0,88 (IC 95%, 0,72-1,07); per il tumore del colon-retto, 1,09 (IC 95%, 0,73-1,62); per l'endpoint composito di eventi cardiovascolari maggiori per la rivascolarizzazione coronarica, 0,96 (IC al 95%, da 0,86 a 1,08); per infarto del miocardio, 0,96 (IC 95%, 0,78-1,19); per ictus, 0,95 (IC 95%, 0,76 a 1,20); e per morte per cause cardiovascolari, 1,11 (IC 95%, 0,88-1,40). Nell'analisi della morte per qualsiasi causa (978 decessi), il rapporto di rischio era 0,99 (IC 95%, 0,87-1,12). Non sono stati identificati rischi eccessivi di ipercalcemia o altri eventi avversi. La supplementazione con vitamina D non ha comportato una minore incidenza di cancro invasivo o eventi cardiovascolari rispetto al placebo.
Fonte: Manson JE, Cook NR, Lee IM, Christen W, Bassuk SS, Mora S, Gibson H, Gordon D, Copeland T, D'Agostino D, Friedenberg G, Ridge C, Bubes V, Giovannucci EL, Willett WC, Buring JE; VITAL Research Group.Vitamin D Supplements and Prevention of Cancer and Cardiovascular Disease. N Engl J Med. 2018 Nov 10. doi: 10.1056/NEJMoa1809944. [Epub ahead of print]