Secondo i risultati di uno studio clinico recentemente pubblicato
sull’International Journal of Clinical Practice, l’eccessivo consumo di bibite
gassate e ricche di glucosio, fruttosio e caffeina, (come per esempio la
cosiddetta cola), favorisce l’ipokaliemia. La carenza di potassio, a sua volta,
può avere sui muscoli conseguenze che variano dalla debolezza fino alla
paralisi.
“L’ipokalemia si aggiunge alla lunga lista di disturbi associati
al consumo sempre più diffuso di queste bevande, tra i quali ci sono problemi ai
denti, demineralizzazione ossea, sviluppo di diabete e sindrome metabolica”
afferma Moses Elisaf, del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di
Ioannina, in Grecia. Uno degli autori dello studio.
È importante precisare
che la ricerca ha coinvolto persone che bevevano tra i 2 e i 9 litri di cola al
giorno, quantità che possono sembrare irraggiungibili nella realtà italiana. Non
sono poi così lontane però se si riflette sul fatto che continua a diffondersi
l’abitudine di sostituire quasi del tutto l’acqua con bibite gassate e
zuccherate, e che la Grecia condivide con l’Italia molte tradizioni alimentari
che, in linea di massima, dovrebbero proteggere da questo tipo di
rischi.
“Resta ancora da identificare il responsabile dello sviluppo dei
sintomi di ipokaliemia, che variano da persona a persona e comunque scompaiono
una volta interrotto il consumo di cola e ripristinato il livello di potassio
per via intravenosa” precisa Elisaf, il cui gruppo ha esaminato numerosi
pazienti ricoverati con ipokaliemia, tra cui due donne gravide che nei mesi
precedenti avevano bevuto l’una 3 litri e l’altra 7 litri al giorno di bibite
gassate.
Tra i principali indiziati la caffeina, ma il problema si pone anche
per le bibite senza caffeina e in questo caso il responsabile potrebbe essere il
fruttosio, capace di provocare diarrea.
Per evitare l’ipokalemia indotta dal
consumo di cola è sufficiente ridurre il consumo di queste bibite, sostituendole
con acqua o altre bevande meno dannose per la salute come, per esempio, i succhi
vegetali. Questi ultimi aiutano anche a perdere peso chi è a dieta: secondo i
dati presentati alla recente conferenza di Biologia Sperimentale a New Orleans,
negli Stati Uniti, un bicchiere al giorno di succo vegetale si traduce in un
maggior calo ponderale e migliora inoltre l’apporto di vitamina C e
potassio.
Non va altresì dimenticato il duplice vantaggio di offrire un
esempio positivo a bambini e adolescenti, che spesso seguono una dieta
estremamente povera di frutta e verdura: i succhi vegetali possono infatti
permettere di variare il menu e assicurare l’apporto nell’organismo delle 5
porzioni di frutta e verdura giornaliere che gli esperti di tutto il mondo
raccomandano.
Fonte:
Tsimihodimos V, Kakaidi V, Elisaf M. Cola-induced hypokalaemia: pathophysiological mechanisms and clinical implications. Int J Clin Pract. 2009 Jun;63(6): 900-2.