C’è un rapporto tra l’aumento ponderale della mamma durante la gravidanza e la composizione corporea del neonato. Quando i chili accumulati nei nove mesi sono troppi, il bambino è più grasso. Lo afferma una ricerca dell’Università di Southampton, sviluppata da Sarah Crozier e colleghi. Lo studio è stato pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition e si conclude con la raccomandazione ai medici di seguire con attenzione le donne in sovrappeso od obese, poiché sono quelle più a rischio di accumulare troppi chili durante la gravidanza e anche quelle che potrebbero beneficiare maggiormente di una consulenza medica.
Lo scopo dello studio è stato quello di esaminare il rapporto tra l’aumento di peso durante la gravidanza e la composizione corporea del figlio alla nascita e nella prima infanzia. Allo studio hanno partecipato 948 bambini. Invece di considerare il BMI, i ricercatori hanno valutato la quantità di massa grassa mediante la densitometria a raggi X (DXA). L’esame è stato fatto alla nascita e ripetuto all’età di 4 e 6 anni. Il peso della donna è stato invece considerato prima della gravidanza e alla 34° settimana di gestazione. L’aumento ponderale è stato classificato secondo i parametri emessi dall’Institute of Medicine (IOM) nel 2009.
Aumento ponderale in gravidanza raccomandato dall’Institute of Medicine (kg) |
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Sottopeso (BMI 18,5 kg/m2) |
12,5–18 |
Normopeso (BMI 18,5–24,9 kg/m2) |
11,5–16 |
Sovrappeso (BMI 25,0–30,0 kg/m2) |
7–11,5 |
Obeso (BMI 30,0 kg/m2) |
5–9 |
I risultati mostrano che quasi la metà delle donne (il 49%) è aumentata in modo eccessivo durante la gravidanza. I loro figli – a confronto di quelli nati da madri con normale aumento ponderale a termine - avevano un incremento della massa grassa del 7% alla nascita, del 4% a 4 anni e del 10% a 6 anni. Non è stato, tuttavia, possibile determinare, scrivono gli autori, a che cosa sia stato dovuto l’aumento di grasso dei bambini. Potrebbe infatti essere dovuto a fattori genetici, oppure a specifici comportamenti della famiglia, come l’alimentazione seguita e i livelli di attività fisica.
I ricercatori concludono che un incremento di peso corretto è collegato a una minore adiposità nei figli. In effetti, un andamento ponderale eccessivo è un evento comune, in particolare tra le donne già in sovrappeso od obese. “Questo gruppo, scrivono gli autori, potrebbe quindi rappresentare quello che potrebbe beneficiare potenzialmente di più dalla consulenza medica per limitare l’acquisto di peso in gravidanza”.
Fonte:
Weight gain in pregnancy and childhood body composition: findings from the Southampton Women's Survey., Crozier SR, Inskip HM, Godfrey KM, Cooper C, Harvey NC, Cole ZA, Robinson SM., Am J Clin Nutr. 2010 Apr 7. [Epub ahead of print]