Benché un adeguato livello di iodio sia un requisito essenziale per il funzionamento normale della tiroide, negli Stati Uniti non sono mai stati condotti studi su questa materia che riguardassero i vegetariani e i vegani.
Gli autori della ricerca hanno quindi voluto misurare il livello di iodio e il funzionamento della tiroide nei vegetariani, cioè nelle persone che non consumano carne, pollame, pesce e molluschi, e nei vegani, che in aggiunta non consumano né uova né latte. Si è anche voluto verificare se questi gruppi di persone sono colpiti dall'esposizione al perclorato e al tiocianato, composti che inibiscono l'assorbimento di iodio nella tiroide.
Lo studio è stato condotto a Boston e ha portato all'arruolamento di 141 soggetti, di cui 78 vegetariani e 63 vegani. Si è scoperto che la concentrazione di iodio nelle urine dei vegani era in media più bassa che nei vegetariani (78,5 μ g/litro contro 147 μ g/litro). Il tiocianato era più alto nei vegani (630 μ g/litro contro 341 μ g/litro) mentre non c'erano differenze riguardo al perclorato, al TSH e al T4 libero. I livelli di iodio, perclorato e tiocianato non sono risultati associati al TSH o al T4 libero.
Secondo gli autori della ricerca, pubblicata sul The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, i vegetariani ricevono un apporto di iodio sufficiente, mentre i vegani sono a rischio di carenza. I ricercatori suggeriscono che le donne vegane in età fertile integrino la loro alimentazione con 150 μ g di iodio al giorno.
Fonte:
Iodine Status and Thyroid Function of Boston-Area Vegetarians and Vegans. AM, Lamar A, He X, Braverman LE, Pearce EN. J Clin Endocrinol Metab. 2011 May 25.