Vino rosso e fragilità degli anziani

Sembra che il resveratrolo, una componente del vino rosso, non abbia un effetto protettivo rispetto alla fragilità degli anziani. A dispetto delle sue capacità antiossidanti e antiinfiammatorie, uno studio sull'esposizione abituale da alimentazione mostra un minore rischio di fragilità per gli anziani solo nei primi tre anni di follow up, ma non successivamente.
Lo studio ha valutato l'associazione tra il resveratrolo da fonte alimentare e lo sviluppo della fragilità a 3, 6 e 9 anni in una comunità di persone anziane. Sono stati utilizzati i dati di 769 persone con 65 anni di età o più, inserite nello studio Invecchiare in Chianti. È stato stimato l'apporto di resveratrolo da alimentazione tramite i dati dei questionari compilati all'inizio dello studio. È stato determinato anche il contenuto di resveratrolo nelle urine. Le due misure sono state combinate insieme. È stata poi considerata la fragilità all'inizio dello studio, a 3, 6 e 9 anni. È stato considerato fragile l'anziano caratterizzato da tre o più parametri di fragilità: perdita di peso, stanchezza, sedentarietà, lentezza e debolezza.
I ricercatori hanno scoperto che al follow up di tre anni il resveratrolo totale era associato inversamente al rischio di sindrome fragilità, ma non lo era al follow up di sei e nove anni.

Fonte:
Am J Clin Nutr. 2015 Dec;102(6):1534-42. doi: 10.3945/ajcn.115.118976. Epub 2015 Oct 21.
Association of habitual dietary resveratrol exposure with the development of frailty in older age: the Invecchiare in Chianti study. Rabassa M, Zamora-Ros R, Urpi-Sarda M, Bandinelli S, Ferrucci L, Andres-Lacueva C, Cherubini A.