La vitamina D svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo del calcio-fosforo, in particolare durante l'età pediatrica, quando potrebbero subentrare un rachitismo nutrizionale e un'alterata acquisizione di massa ossea. Oltre alle sue storiche funzioni scheletriche, negli ultimi anni è stato dimostrato che la vitamina D direttamente o indirettamente regola fino a 1250 geni, entrando in gioco nelle cosiddette azioni extra scheletriche. Infatti, dati recenti suggeriscono un possibile ruolo della vitamina D nella patogenesi di diverse condizioni patologiche, tra cui malattie infettive, allergiche e autoimmuni. Pertanto, la carenza di vitamina D può influenzare non solo la salute muscolo-scheletrica, ma anche una gamma potenzialmente ampia di condizioni acute e croniche. Allo stato attuale, la prevalenza di carenza di vitamina D è elevata nei bambini e negli adolescenti italiani e mancano raccomandazioni nazionali sull'integrazione di vitamina D durante l'età pediatrica. Un gruppo di esperti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha esaminato la letteratura disponibile concentrandosi su studi randomizzati e controllati sull'integrazione di vitamina D per fornire un approccio pratico all'integrazione di vitamina D per neonati, bambini e adolescenti.