Definizione di diarrea
Si parla di diarrea quando vi è un aumento della frequenza delle evacuazioni intestinali, accompagnato da una modifica della consistenza, ovvero feci liquide o semiliquide.
La diarrea può essere determinata dall’alterazione dell’assorbimento e/o aumento della secrezione intestinale, dalla motilità intestinale accelerata, dall’infiammazione o da alterazioni della barriera mucosale (composta dalle cellule apicali e dalle tight junction ).
La diarreasi può distinguere in:
- Diarrea acuta: la diarrea acuta dura meno di due settimane ed è spesso correlata ad infezioni (virali, batteriche o parassitarie) o intossicazioni alimentari.
- Diarrea cronica: differentemente dalla diarrea acuta, la diarrea cronica persiste per più di quattro settimane e può essere il segnale di condizioni come malassorbimento, malattie infiammatorie intestinali o disordini funzionali come la sindrome dell’intestino irritabile.
Il legame tra diarrea e alimentazione: le cause
Diarrea e alimentazione sono strettamente legate perché ciò che mangiamo influisce direttamente sul funzionamento del nostro sistema digerente.
In particolare:
- Contaminazione e Infezioni: alimenti o acqua contaminati da batteri, virus o parassiti possono scatenare infezioni intestinali e diventare cause della diarrea. Ad esempio, un consumo di cibi mal conservati o non adeguatamente cotti aumenta il rischio di intossicazioni alimentari.
- Intolleranze e Allergie: le intolleranze alimentari (ad esempio l’intolleranza al lattosio) o le reazioni allergiche, possono irritare l’intestino, impedendo il corretto assorbimento dei nutrienti es essere cause di diarrea.
- Effetto dei Cibi Irritanti e Procinetici: alimenti particolarmente grassi, piccanti o ricchi di zuccheri o polioli possono stimolare un’eccessiva secrezione di liquidi nell’intestino o accelerare il transito intestinale, contribuendo allo sviluppo della diarrea.
- Alterazioni della Flora Intestinale: una dieta squilibrata, soprattutto se povera di fibre e ricca di alimenti ultra-processati, può alterare la flora batterica intestinale. Questo squilibrio (disbiosi) può compromettere la funzione digestiva e portare a problemi come la diarrea.
Cosa mangiare quando si ha la diarrea
Quando si ha la diarrea, in particolare in fase acuta, è importante seguire una dieta che aiuti a ripristinare l’equilibrio dell’intestino e prevenire la disidratazione, in particolare bere molti liquidi e mangiare alimenti facilmente digeribili a basso contenuto di fibre e con potere astringente.
Ecco cosa mangiare quando si ha la diarrea:
- acqua, soluzioni reidratanti, brodo leggero sgrassato, brodo vegetale chiaro,
- riso bianco cotto facendo assorbire tutta l’acqua perché mantenga l’amido,
- patate lesse al vapore, carote cotte e frullate,
- pollo o tacchino bollito o grigliato senza condimenti, pesci magri cotti al vapore,
- crackers, pane tostato, fette biscottate ed altri alimenti secchi senza grassi,
- banane, mele crude o frullate o grattugiate, ma anche cotte senza zucchero aggiunto,
Questa alimentazione in caso di diarrea, è un regime alimentare povero di proteine, vitamine e calorie e, se protratto a lungo termine, può portare alla malnutrizione. Quindi, è consigliabile seguire una dieta per diarrea solo per pochi giorni.
In passato, in caso di diarrea, si riteneva che il digiuno fosse essenziale per "far riposare l'intestino", ma oggi sappiamo che questa pratica può peggiorare l’assorbimento della mucosa intestinale.
Vi sono anche convinzioni che con la diarrea non si debba consumare latte o derivati. In effetti, durante la diarrea alcune persone possono sviluppare intolleranza al lattosio ed è pertanto consigliabile non consumare latte non delattosato e latticini freschi.
In una dieta per la diarrea, potrebbero invece aiutare nutrienti come il calcio, che può offrire protezione contro alcune infezioni gastrointestinali, oltre lo zinco, poiché efficace nel ridurre la durata della diarrea.
Il Grana Padano DOP è fatto con il latte fresco ma è naturalmente privo di lattosio e ricco di calcio biodisponibile, zinco e proteine, con i nove aminoacidi essenziali, oltre alla vitamina B12. Con la diarrea, il Grana Padano DOP può essere usato grattugiato per insaporire i brodi leggeri o il riso bollito e anche come secondo al posto di uova o carne insieme a crackers e pane tostato.
Cosa non mangiare con la diarrea
Come già descritto in precedenza, la diarrea può essere conseguenza di un’irritazione intestinale, è pertanto sconsigliabile, specialmente in fase acuta, consumare alimenti che possono aumentare lo stato di irritazione, aumentare la frequenza delle evacuazioni e la liquefazione delle feci aggravando la sintomatologia.
Vi sono quindi alimenti da evitare con la diarrea, tra questi troviamo:
- Cibi grassi o fritti perché più difficili da digerire.
- Latte e latticini freschi, se non privi di lattosio, con lattosio.
- Alimenti ricchi di fibre insolubili: cereali integrali, verdure, legumi e frutta con la buccia, che potrebbero.
- Bevande zuccherate, anche con dolcificanti naturali (polioli), gassate.
- Vino e bevande alcoliche in generale.
- Dolci e cioccolato per l’effetto osmotico degli zuccheri, per la fermentazione da parte del microbiota, e per la possibile presenza di lattosio e grassi di difficile digestione.
Cosa fare con la diarrea: consigli comportamentali
Una volta che i sintomi iniziano a migliorare, è importante reintrodurre gradualmente alimenti più complessi e ricchi di nutrienti, assicurandosi che l’apparato digerente si adatti senza problemi.
- Mangia pasti piccoli e frequenti per ridurre il carico sul sistema digestivo.
- Mastica lentamente e evitare cibi troppo caldi.
Individuate le cause della diarrea, in base alla diagnosi possono poi essere necessarie diete speciali per la gestione della diarrea cronica quali:
- dieta FODMAP se diarrea legata a sindrome colon irritabile,
- dieta senza lattosio se intolleranza al lattosio,
- dieta senza glutine se celiachia diagnosticata
- dieta a basso contenuto di grassi se insufficienza pancreatica o malassorbimento dei grassi.
In caso di diarrea continua e persistente per più di qualche giorno, se si notano segni di disidratazione (come sete eccessiva, minzione ridotta, vertigini) o se compaiono sintomi gravi come febbre alta o sangue nelle feci, è importante rivolgersi al medico di famiglia o al gastroenterologo per una valutazione approfondita della causa.
Medico specializzato in scienza dell’alimentazione.
Shankar S et al “Diet and Management of Diarrhea” Indian J Pediatr. 2024.
Steffen R et al “Diet in the treatment of diarrhea: from tradition to evidence.” Clin Infect Dis. 2004.
Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto, non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo, il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare. Le informazioni, raccomandazioni e i consigli sopracitati non vogliono essere una prescrizione medica o dietetica, pertanto il lettore non deve, in alcun modo, considerarli come sostitutivi delle prescrizioni o dei consigli dispensati dal proprio medico curante.