Il lattosio (conosciuto comunemente come zucchero del latte) è uno zucchero disaccaride presente nella maggioranza di latte e latticini, risultante dall’unione di due zuccheri semplici: glucosio e galattosio. La lattasi è un enzima che permette la digestione del lattosio ed il suo deficit o la sua mancanza determinano il malassorbimento. L’intolleranza al lattosio è una condizione comune che può essere facilmente diagnosticata e trattata con semplici misure dietetiche. I sintomi includono dolore addominale, gonfiore, diarrea e flatulenza. Il test utilizzato per fare diagnosi d’intolleranza al lattosio è il breath test (H2 Breath Test).
Il deficit di lattasi può essere primario o secondario ad altre malattie.
Nel deficit di lattasi primario la severità dei sintomi dipende dalla quantità di lattosio ingerito e dal grado d’intolleranza. Brevi periodi d’intolleranza al lattosio sono comuni dopo episodi di diarrea infettiva, malattie infiammatorie intestinali acute o dopo i nterventi di tipo gastroenterico (deficit di lattasi secondario). In questo caso occorre una dieta adeguata dal punto di vista nutrizionale per ridurre i sintomi.
Le raccomandazioni dietetiche per l’intolleranza al lattosio variano da individuo a individuo, secondo il grado di tolleranza.
Raccomandazioni dietetiche generali
- Ridurre la quantità di lattosio ingerita fino alla scomparsa dei sintomi, per definire la dose massima tollerata.
- Distribuire nell’arco della giornata piccole quantità di alimenti contenenti lattosio per meglio tollerarli.
- In commercio esistono preparazioni contenenti l’enzima lattasi e possono essere addizionate al latte.
I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti non consentiti, consentiti con moderazione, consentiti e consigliati in caso della patologia indicata. Nel seguire le indicazioni si deve però tenere conto che, per ottenere una corretta ed equilibrata alimentazione che fornisca all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita, occorre assumere la giusta quantità (porzione) dell’alimento e rispettare le frequenze con le quali alcuni alimenti debbono essere consumati, giornalmente o settimanalmente, all’interno di uno schema alimentare personalizzato. L’alimentazione della giornata deve rispettare il bilancio energetico di ciascuno e l’energia introdotta deve essere uguale a quella spesa per non aumentare il rischio di sovrappeso, obesità ma anche di malnutrizione.
Alimenti non consentiti
Alimenti contenenti lattosio. Allo scopo di evitare carenze nutrizionali è opportuno che venga valutata con il medico la tollerabilità individuale e l’effettiva necessità di eliminare dalla dieta gli alimenti sottoelencati.
- Latte, formaggi freschi e stagionati, panna, formaggini da spalmare, gelati, frappé.
- Dolci preparati con burro e latte, creme a base di latte, anche in polvere o lattosio indicato in etichetta.
- Pane al latte.
- Cioccolato, anche fondente.
- Burro, Margarine.
Alimenti consentiti con moderazione
Alimenti con lattosio in quantità minime o da verificare in etichetta.
- Alcuni derivati del latte di vacca poiché contengono basse quantità di lattosio che risultino essere tollerati.
- Lo yogurt è spesso meglio tollerato perché il lattosio è parzialmente idrolizzato da batteri così come alcuni tipi di latte fermentato.
- Cibi precotti.
- Salse, condimenti e piatti già pronti (ragù, purè, ecc.).
- Prodotti per l’infanzia.
- Biscotti, merendine, snack, ecc.
- Miscele per dolci.
- Creme dolci e salate.
- Bibite e succhi di frutta.
- Liquori cremosi.
- Prosciutto cotto, salumi e insaccati in genere, wurstel.
- Alcuni farmaci, vitamine e integratori possono contenere piccole quantità di lattosio generalmente ben tollerate.
Alimenti e consentiti e consigliati
- Formaggi stagionati come il Grana Padano D.O.P che non contiene lattosio.
- Latte delattosato (senza lattosio).
- Bevande di soia, riso (dette comunemente latte).
- Pane semplice bianco o integrale, pasta, riso.
- Legumi secchi.
Regole comportamentali
- Il lattosio può essere aggiunto a prodotti conservati, o già pronti, e preparazioni industriali solide o liquide, è pertanto importante leggere le etichette per accertarsi della presenza anche minima di lattosio.
- Valutare con il medico la presenza di eventuali carenze nutrizionali.
Consigli pratici
L’inserimento di latte e derivati nella dieta aiuta a soddisfare i fabbisogni nutrizionali giornalieri di alcuni nutrienti “essenziali” (non in grado di essere sintetizzati dal nostro organismo) a tutte le età, in particolare perché apportano ottime quantità di calcio, zinco, fosforo, selenio, vitamina A e B12 ma anche proteine di alto valore biologico. Le persone che non consumano latte e derivati perché intolleranti al lattosio, possono manifestare carenze di nutrienti essenziali di cui questi alimenti sono ricchi. È pertanto consigliato non rinunciare alla giusta dose bilanciata di questi alimenti, utilizzando latticini senza lattosio in presenza d’intolleranza. Il Grana Padano DOP è un concentrato di latte, contiene tutti i nutrienti essenziali del latte, ma ha meno grassi del latte intero perché parzialmente decremato durante la lavorazione che, grazie anche alla stagionatura, elimina lo zucchero del latte ed è quindi adatto anche per chi ha intolleranze severe al lattosio.
Qualora non si possano assumere, per varie ragioni, nemmeno gli alimenti privi di lattosio ma ottime fonti di calcio quali i formaggi stagionati indicati e il latte delattosato, potranno essere prese in considerazione integrazioni di calcio se prescritte dal medico.
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