Mal di pancia? Come capire se sono diverticoli

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Sintomi dei diverticoli: differenza tra diverticolosi e diverticolite

I diverticoli sono “piccole sacche” (estroflessioni) che possono formarsi nella parete dell’intestino. Il disturbo più comune, causato dai diverticoli, è la diverticolosi ed è spesso asintomatica, Tuttavia, in alcune persone la diverticolosi può complicarsi in diverticolite e dare origine ad una sintomatologia acuta, con circa il 25% delle persone che sviluppa diverticolosi e il 5% diverticolite acuta.
Sfortunatamente, non esiste una cura per la diverticolite e la diverticolosi, ma si possono solo prevenire o alleviare i sintomi.

 

Sintomi della diverticolosi non complicata

Più frequentemente, i diverticoli (più propriamente la diverticolosi) sono asintomatici e il loro riscontro avviene in modo casuale con esami strumentali effettuati per altre problematiche, perché la diverticolosi spesso non da sintomi evidenti.

In altri casi, invece, se si soffre di diverticolosi è possibile avvertire una sintomatologia intestinale caratterizzata da:

  • Dolore o fastidio addominale, lieve e intermittente, soprattutto nella parte inferiore sinistra dell’addome (fossa iliaca sinistra), ma che può variare in base alla localizzazione dei diverticoli.
  • Gonfiore addominale o sensazione di pienezza.
  • Cambiamenti nelle abitudini intestinali, come stitichezza o, meno frequentemente diarrea. A volte, la diverticolosi si presenta anche con alternanza di entrambe le condizioni.
  • Flatulenza.

 

Sintomi della diverticolite: riconoscere se si hanno i diverticoli infiammati

La diverticolite acuta è una complicanza della diverticolosi, caratterizzata dall’infiammazione dei diverticoli, e talvolta, dall’infezione degli stessi.
La diverticolite può presentarsi con sintomi di diversa gravità e richiedere un trattamento tempestivo.
Questi sono i sintomi della diverticolite:

  • Il primo sintomo può essere solo gonfiore e sensazione di addome pieno, gonfio o dolorante al tatto.
  • Il dolore causato dalla diverticolite può iniziare in modo lieve ma peggiora progressivamente in modo più intenso e può diventare un dolore acuto, spesso continuo ma non crampiforme.
  • Può essere presente febbricola o febbre più elevata, segno dell’infezione in atto.
  • La diverticolite può comportare l’alterazione dell’alvo (stitichezza più frequente) e talvolta porta difficoltà a evacuare o una sensazione di evacuazione incompleta.
  • Possono comparire nausea e vomito soprattutto nei casi più gravi dove c’è irritazione peritoneale.
  • Meno frequente, ma è possibile la presenza di sangue nelle feci.

 

Infiammazione dei diverticoli o infiammazioni intestinali?

La diagnosi differenziale nei casi di sospetta diverticolite è fondamentale per escludere altre patologie che possono presentare sintomi simili come le MICI (malattie Croniche Intestinali):

  • Colite ischemica: Si manifesta con dolore addominale improvviso e talvolta con sangue nelle feci. L’età avanzata e la presenza di patologie vascolari aumentano il sospetto.
  • Malattia infiammatoria intestinale (colite ulcerosa e morbo di Crohn). I pazienti possono presentare dolore addominale, diarrea (spesso con sangue) e perdita di peso. La distribuzione delle lesioni e l’andamento cronico aiutano a distinguerle dalla diverticolite.

Sintomi simili alla diverticolite possono essere anche causa di:

  • Appendicite, l’infiammazione dell’appendice causa tipicamente dolore all’angolo inferiore destro.
  • Infezioni gastrointestinali, gastroenteriti batteriche o virali, possono provocare sintomi addominali acuti; gli esami di laboratorio (emocromo, marker infiammatori) aiutano a distinguere una causa infettiva da quella virale.
  • Sindrome del colon o dell’intestino irritabile (IBS) sebbene non presenti infiammazione, i sintomi possono far pensare ai diverticoli. La presenza di infiammazione e i segni che colpiscono l’intero intestino possono indirizzare verso la diagnosi di diverticolite o altra patologia infiammatoria.

 

Riconoscere i sintomi della diverticolite non è sufficiente per essere certi di soffrirne. Infatti, una valutazione clinica accurata, supportata da esami strumentali e di laboratorio è essenziale per differenziare la diverticolite da altre condizioni e stabilire il corretto percorso terapeutico.

 

Diagnosi diverticoli: come sapere se ne si soffre

Strumenti diagnostici utili ad individuare la presenza di diverticoli e determinare la diagnosi di diverticolite sono:

  • TC addominale: è il test più adeguato alla diagnosi di diverticolite e permette anche di identificare complicanze come ascessi o perforazioni e altre patologie (tumori) a carico degli organi dell’addome.
  • Colonscopia: utilizzata in seguito alla fase acuta per valutare l’integrità del colon e per escludere altre patologie, come il carcinoma.
  • Ecografia addominale: può essere d’aiuto nel caso in cui la TC non è indicata, ma l’esame ha molte meno probabilità di evidenziare i diverticoli.

 

Dieta per diverticoli

La dieta gioca un ruolo fondamentale sia nella prevenzione che nella gestione dei diverticoli, ma occorre distinguere la dieta in caso di diverticolite acuta, in quanto il medico potrebbe consigliare una dieta a basso contenuto di fibre o, in alcuni casi, un regime liquido per dare all’intestino il tempo di riposare e ridurre l’infiammazione dei diverticoli.

Ecco alcuni punti chiave della dieto terapia per diverticolosi:

  • Dieta ricca di fibre, l’alimentazione equilibrata e ricca di fibre è la raccomandazione principale per chi ha i diverticoli. Le fibre aiutano a regolarizzare il transito intestinale, riducendo la stitichezza e la pressione all’interno del colon, fattori che possono contribuire alla formazione dei diverticoli o peggiorare i sintomi. Se d’abitudine non si è seguita un’alimentazione ricca in fibre, in caso di diverticolosi è importante aumentarne l’apporto gradualmente per permettere all’organismo di adattarsi senza causare gonfiore, crampi o diarrea.
  • Idratazione adeguata, bere molta acqua è importante per facilitare il passaggio delle fibre nell’intestino e prevenire la stitichezza.

 

Cosa mangiare con i diverticoli: semi e cibi a rischio

In passato, in caso di diverticoli, si suggeriva di evitare tutti i cibi contenenti semi (fragole, kiwi, pomodoro, uva, ma anche popcorn), regola radicata anche nella conoscenza comune, ma le evidenze scientifiche e tanti studi hanno dimostrato che non c’è nessuna relazione tra il consumo di cibo con i semi e diverticolite. Anche la frutta secca a guscio (noci e mandorle) è a volte ritenuta potenzialmente irritante per i diverticoli. Tuttavia, studi più recenti hanno messo in dubbio la necessità di eliminare dalla dieta questi alimenti, o porre restrizioni in assenza di sintomi acuti di diverticolite, vista la loro importanza per l’apporto di grassi buoni e vitamine.

Lo stile di vita incide parecchio sia sulla prevenzione dei diverticoli, sia sulla gestione della malattia che come tante altre, in associazione alla dieta beneficia di:

Collaborazione scientifica

Dott.ssa Laura Iorio,

Medico specializzato in scienza dell’alimentazione.

Bibliografia essenziale

Rezapour M et al “Diverticular Disease: An Update on Pathogenesis and Management.” Gut Liver. 2018

Piscopo N et al “Diverticular Disease: A Review on Pathophysiology and Recent Evidence.” Ulster Med J. 2020

Eckmann JD et al “Updates in the understanding and management of diverticular disease.” Curr Opin Gastroenterol. 2022

Avvertenze

Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto, non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo, il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare. Le informazioni, raccomandazioni e i consigli sopracitati non vogliono essere una prescrizione medica o dietetica, pertanto il lettore non deve, in alcun modo, considerarli come sostitutivi delle prescrizioni o dei consigli dispensati dal proprio medico curante.