Alimentazione per calcoli renali di acido urico

Indice

Cosa sono i calcoli renali?

I calcoli renali sono dei piccoli “sassolini” che si formano nell’apparato urinario a causa del precipitare e dell’aggregarsi di alcuni prodotti di scarto del nostro organismo. In questo sito abbiamo già parlato dei calcoli renali composti da ossalato di calcio (tipologia più frequente nella popolazione), tuttavia esistono anche altre tipologie di calcoli, per esempio:

  • calcoli renali di cistina (eventi quasi rari), causati da una malattia genetica autosomica recessiva che colpisce una persona ogni 600 - 10.000 individui;
  • calcoli renali di struvite (i meno frequenti), la loro formazione è dovuta a un’infezione del tratto urinario causata da batteri;
  • calcoli renali di acido urico, che rappresentano il 5-10% circa dei calcoli renali in genere. La prevalenza della calcolosi uratica aumenta significativamente nelle persone obese, in quelle che soffrono di diabete mellito o di sindrome metabolica, come vedremo più avanti.

Cause dei calcoli renali

I fattori di rischio che portano alla formazione di calcoli nelle vie urinarie sono molteplici.
In particolare, per i calcoli di acido urico è stata dimostrata una prevalenza in soggetti:

  • di sesso maschile, in quanto questo disturbo colpisce principalmente gli uomini;
  • di età avanzata, in quanto la prevalenza è doppia nei soggetti sopra i sessantacinque anni rispetto ai giovani;

Ma possono essere causati anche da:

  • predisposizione genetica;
  • disordini metabolici (es: diabete mellito, obesità, sindrome metabolica), che rappresentano il 60% dei calcoli renali in questi soggetti;
  • patologie caratterizzate da elevati livelli circolanti di acido urico, come i disordini mieloproliferativi e la gotta. Anche i soggetti adulti affetti da rene policistico tendono a formare con frequenza calcoli di acido urico;
  • acidità delle urine, cioè con un pH inferiore a 5;
  • disidratazione, intesa come tutte quelle cause che determinano uno scarso volume urinario (es: sudorazione eccessiva, insufficiente consumo di liquidi, etc.);
  • cattiva alimentazione e diete eccessivamente ricche di proteine.

Sintomi della colica renale

Generalmente, i calcoli renali di acido urico crescono in modo asintomatico (cioè senza produrre sintomi), interessando progressivamente la prima porzione delle vie urinarie (detta pelvi renale). La calcolosi uratica è una delle cause più frequenti di calcolosi “a stampo”, ovvero calcoli di grandi dimensioni che riproducono “a stampo” le cavità renali di forma ramificata. Tuttavia, esistono anche calcoli renali di acido urico di dimensioni più ridotte. I calcoli di diametro inferiore ai 5 mm sono talmente piccoli che possono passare attraverso le parti più ristrette, cioè con un minor diametro, delle vie escretrici (ureteri) e ostruire temporaneamente il passaggio dell’urina. In questo caso, la muscolatura pelvica si contrae maggiormente nel tentativo di aumentare la pressione endouretrale e “forzare” il blocco: se il tentativo non va a buon fine, la contrazione diventa dolorosa e siamo in presenza di una colica renale.

I sintomi più frequenti della colica renale sono:

  • dolore crampiforme intermittente al fianco, che scende anteriormente e in basso, fino a raggiungere la regione inguinale;
  • nausea;
  • vomito;
  • febbre;
  • ematuria (sangue nelle urine), se il calcolo graffia la parete delle vie urinarie.

L’eliminazione del calcolo può essere spontanea e può richiedere da una a tre settimane.
L’esame più utilizzato per la diagnosi dei calcoli renali è l’ecografia, un esame non invasivo che permette di visualizzare direttamente il calcolo e di evidenziare la dilatazione delle vie escretrici urinarie.

Alimentazione per calcoli renali: linee guida generali

Nel trattamento di tutti i tipi di calcolosi è consigliabile, innanzitutto, un abbondante consumo di liquidi intesi come acqua (non meno di 1.5 litri al giorno). L’assunzione deve essere distribuita nel corso di tutta la giornata per assicurare un volume urinario costantemente elevato. Nei periodi estivi e in presenza di attività fisica, è indicato un consumo d’acqua ancora maggiore.
In particolare, per i calcoli di acido urico:

  • Seguire una dieta sana ed equilibrata, finalizzata soprattutto al rispetto del bilancio energetico. L’obesità e il sovrappeso, infatti, rappresentano due fattori di rischio non indifferenti per i calcoli renali quindi, in presenza di tali condizioni, è opportuno eliminare i chili in eccesso. Con questo semplice strumento puoi misurare il tuo BMI e la percentuale della tua massa grassa; con quest’altra App gratuita puoi invece ottenere tanti gustosi menu costruiti ad hoc per il tuo fabbisogno calorico giornaliero e un programma di attività fisica per aiutarti a perdere peso;
  • Evitare di eccedere con le proteine (soprattutto quelle animali);
  • Ridurre l’apporto di purine (vedi dieta per iperuricemia). I cibi che ne contengono elevate quantità hanno un alto contenuto di residui acidi e tendono quindi ad acidificare le urine e anche ad aumentare la escrezione urinaria di acido urico;
  • Limitare il consumo di sale. È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura ed eliminare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità;
  • Scegliere cibi con un basso apporto di grassi saturi e privilegiare quelli con maggior tenore in grassi monoinsaturi e polinsaturi;
  • Cucinare senza grassi aggiunti, preferendo metodi di cottura semplici come a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione, etc. anziché la frittura, la cottura in padella o i bolliti di carne.

Calcoli renali di acido urico: quali cibi devo evitare?

  • Alcolici e superalcolici, inclusi vino e birra;
  • Bevande zuccherate o soft drink come acqua tonica, cola, aranciata, tè freddo, etc. ma anche i succhi di frutta, perché contengono naturalmente zucchero (fruttosio) anche se sulla confezione riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”;
  • Alimenti conservati sotto sale, in scatola o salamoia, essiccati o affumicati, dadi ed estratti di carne poiché contengono elevate quantità di sale;
  • Alimenti da fast food o junk food (hamburger con salse elaborate e bacon, crocchette di pollo fritte, crocchette di formaggio fuso fritte, etc.), in quanto questi alimenti possono contenere grassi (trans) che, se consumati in eccesso, possono causare danni alla salute anche gravi. I grassi trans sono presenti anche in molti prodotti preparati industrialmente o artigianalmente e nei piatti già pronti, per questo è bene leggere attentamente le etichette nutrizionali ed evitare gli alimenti che riportano tra gli ingredienti la dicitura “grassi vegetali idrogenati”;
  • Snack salati come patatine, pop-corn, salatini, arachidi, etc.;
  • Alimenti fritti, in pastella ed intingoli;
  • Condimenti grassi come burro, lardo, strutto, panna, margarine, etc.;
  • Frattaglie animali (fegato, rognone), carni grasse e selvaggina;
  • Molluschi e crostacei;
  • Insaccati ad elevato tenore in grassi saturi come salame, salsiccia, mortadella, etc., oltre alle parti grasse delle carni (con grasso visibile).
  • Maionese, ketchup, senape e altre salse elaborate perché contengono zuccheri aggiunti e grassi saturi, di conseguenza risultano ipercaloriche;
  • Dolci quali torte, pasticcini, biscotti, frollini, gelatine, budini, caramelle, merendine, brioche, ma anche frutta sciroppata e zucchero per dolcificare le bevande, in quanto i calcoli di acido urico sono maggiormente associati alla presenza di obesità e diabete mellito;
  • Pesce azzurro ad alto contenuto di purine come acciughe, alici e sardine.

Calcoli renali di acido urico: quali cibi devo limitare?

  • Frutta, da consumare con moderazione in quanto zuccherina (contiene naturalmente fruttosio). Concessi due-tre frutti al giorno, preferibilmente con la buccia (ben lavata) poiché è la parte che apporta più fibre e vitamine. Attenzione soprattutto ai frutti più zuccherini come uva, cachi e fichi;
  • Carne (sia bianca che rossa) e pollame sono da consumare con moderazione (porzione di circa 100 grammi) perché l’acido urico è un prodotto del metabolismo delle purine. Per lo stesso motivo, anche gli affettati devono essere ridotti in frequenze e quantitativi (porzione di circa 50 grammi);

Calcoli renali di acido urico: cosa posso mangiare?

  • Pane, pasta, riso, avena, orzo, farro e altri carboidrati complessi, privilegiando quelli integrali perché hanno un più basso indice glicemico e sono più ricchi di fibre, da alternare con gli analoghi raffinati;
  • Verdura cruda e cotta. La varietà nella scelta permette di introdurre correttamente tutti i sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti necessari per l’organismo. La fibra contenuta nelle verdure permette di ridurre il senso di fame e controlla maggiormente l’assorbimento di zuccheri e grassi. Limitare alcuni tipi di verdure quali asparagi, spinaci, cavolfiori e funghi. Ricorda che le patate non vanno considerate come verdura, ma come carboidrati al pari di pane e pasta;
  • Pesce a medio contenuto di purine, come spigola, carpa, cernia, luccio, merluzzo, nasello, palombo, sogliola, rombo, trota (porzione di circa 150 grammi);
  • Legumi, da consumare almeno due volte alla settimana. È importante che i legumi siano considerati come un secondo piatto e non come un contorno: sono quindi da alternare a carne, pesce, formaggi e uova. Una buona strategia per aumentare il consumo di legumi è preparare piatti unici (es: riso e piselli, pasta e fagioli, pasta e ceci, etc.);
  • Uova, massimo 2-4 a settimana;
  • Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati, almeno una porzione al giorno;
  • Formaggi, da consumare un paio di volte alla settimana, freschi o stagionati come il Grana Padano DOP che, oltre ad essere un’ottima alternativa a un secondo di carne o uova, può essere consumato anche giornalmente grattugiato (un cucchiaio, 10 g) per insaporire i primi piatti, le minestre o i passati di verdura al posto del sale. Questo formaggio è ricco di proteine ad alto valore biologico, calcio, altri importanti minerali e vitamine come la B12 e la vitamina A (totalmente biodisponibili);
  • Oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi come l'olio extravergine d'oliva, l'olio di riso o gli oli monoseme (soia, girasole, mais, arachidi, etc.), da usare con moderazione e dosandoli con il cucchiaio per controllarne la quantità;
  • Acqua, preferibilmente 2L al giorno. In caso di calcoli di acido urico potrebbe essere particolarmente utile l’assunzione di acque bicarbonato-calciche, che consentono il doppio obiettivo di aumentare il volume urinario e di alcalinizzare le urine.

Calcoli renali di acido urico: consigli pratici

  • In caso di sovrappeso od obesità, si raccomanda la riduzione del peso e della circonferenza addominale, indicatrice della quantità di grasso depositata a livello viscerale. Valori di circonferenza vita superiori a 94 cm nell'uomo e a 80 cm nella donna si associano ad un rischio cardiovascolare “moderato”; valori superiori a 102 cm nell'uomo e a 88 cm nella donna sono invece associati ad un rischio “elevato”.
  • Controllare il peso una volta alla settimana;
  • Praticare attività fisica regolare, minimo 150 minuti a settimana (ottimali 300). Consigliati gli sport aerobici come camminare, pedalare, nuotare, etc.
  • Svuotare regolarmente la vescica, in modo che l’urina non ristagni per ore nelle vie urinarie favorendo così la precipitazione delle sostanze in sospensione.

Come bere più acqua

Per raggiungere i quantitativi di acqua raccomandati al giorno (1,5-2 l), si consiglia di:

  • Bere un bicchiere di acqua in momenti prestabiliti (es: al mattino, prima di uscire di casa, all’inizio e al termine del pasto, arrivando al lavoro, etc.);
  • Aggiungere all’acqua alcune fette di limone o di arancia in modo da renderla più gradevole al gusto, soprattutto se è fredda;
  • Tenere a portata di mano sul posto di lavoro due bottiglie da 1 litro di acqua. Se arrivati a sera non le abbiamo svuotate completamente, impegnarsi per bere l’acqua rimanente a casa.

Collaborazione scientifica Dott.ssa Laura Iorio, medico specializzato in Scienze dell’Alimentazione.