Fitoestrogeni per ridurre i disturbi della menopausa

Indice

Fitoestrogeni in menopausa

La menopausa è una fase fisiologica che ogni donna si troverà ad affrontare al termine dell’età fertile, in media intorno ai 50-55 anni. Si manifesta alla cessazione dei ciclici sanguinamenti uterini (mestruazioni) e coincide con l'arresto della produzione degli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili. 

La mancanza di estrogeni produce nella donna una serie di fastidiosi sintomi o disturbi, come:

Per combattere questi disturbi esiste metodo di cura chiamato Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS), alla quale, però, alcune donne non possono o non vogliono sottoporsi. Come alternativa, per aiutare le donne ad alleviare i sintomi della menopausa e a migliorare la loro qualità di vita, vi sono i cosiddetti fitoestrogeni o estrogeni vegetali. Questo tipo di terapia sostitutiva viene solitamente scelta dalle donne che, per ragioni di varia natura, non ricorrono alla TOS, cioè alla cura farmacologica a base di ormoni (estrogeni e/o progestinici) riprodotti sinteticamente in laboratorio per contrastare i disturbi della menopausa. Sarà però il medico ginecologo ad indicare la terapia migliore per ogni donna.

  • I fitoestrogeni sono composti di origine vegetale, si trovano infatti in numerose piante, la cui struttura chimica è molto simile a quella degli estrogeni umani.
  • Dal punto di vista terapeutico, i fitoestrogeni si suddividono in: isoflavoni, cumestani e lignani.
  • La genisteina e la daidzeina sono gli isoflavoni più diffusi e la soia è l’alimento con le concentrazioni più elevate di questi composti organici.

Meccanismo d’azione dei fitoestrogeni

Gli isoflavoni, una volta entrati in circolo nell’organismo della donna, agiscono come precursori degli estrogeni umani e, successivamente, vengono metabolizzati nei corrispondenti principi attivi.

Il loro assorbimento varia, tuttavia, da donna a donna e dipende in massima parte dalla flora batterica intestinale. Gli isoflavoni non sempre sono pienamente efficaci nel ridurre i sintomi della menopausa, anche perché mancano studi e protocolli condivisi sui dosaggi. Per questo non possono essere ancora definiti dei livelli di assunzione raccomandati di fitoestrogeni per la donna in menopausa e, in ogni caso, la loro assunzione va valutata con il proprio medico rispetto agli esiti degli esami.

Effetti degli isoflavoni di soia in menopausa

Dalle ricerche scientifiche condotte finora, sembrerebbe che gli isoflavoni di soia siano in grado di:

  • controllare e ridurre le vampate di calore e l’abbondante sudorazione;
  • moderare i valori elevati di pressione sanguigna sistolica, in particolare se in presenza di menopausa precoce;
  • migliorare i valori elevati di glicemia (zucchero del sangue);
  • abbassare i livelli di colesterolo nel sangue;
  • ridurre il rischio di eventi cardiovascolari;
  • attenuare la perdita della densità minerale ossea, soprattutto dalla colonna lombare, diminuendo quindi il rischio di fratture ossee da osteoporosi;
  • abbassare il rischio di tumori femminili (ovaio, seno, endometrio)

Effetti collaterali dei fitoestrogeni in menopausa

Attualmente, non sono conosciuti effetti indesiderati legati all’assunzione di fitoestrogeni in menopausa. Generalmente, sono sostanze naturali ben tollerate dall’organismo della donna, anche se, in alcuni casi, possono insorgere leggeri fastidi come mal di stomaco e nausea.

  • Per quanto riguarda il rischio di cancro, molti studi epidemiologici hanno dimostrato un’associazione tra il consumo di cibi ricchi di isoflavoni (soia) e una diminuzione del rischio di tumore del seno.
  • Tuttavia, non esistono ancora prove certe della correlazione tra consumo di alimenti ad alto tenore in fitoestrogeni e aumento del rischio di tumori sensibili agli ormoni (seno, endometrio, ovaio).

Isoflavoni e salute delle ossa

Il meccanismo attraverso il quale gli isoflavoni, contenuti in grandi quantità nei semi di soia, possano svolgere un ruolo protettivo sull’osso non è ancora chiaro. Alcuni studi suggeriscono che un possibile effetto benefico sia dato dalla maggior produzione di equolo, una sostanza naturale prodotta dal metabolismo intestinale della daidzeina. Tuttavia, seppur promettenti, questi risultati richiedono ulteriori valutazioni.

  • La mancanza di estrogeni in menopausa fa sì che il calcio, minerale fondamentale per lo scheletro e i denti, si fissi nelle ossa in misura minore rispetto alla quantità di calcio che la donna in menopausa fisiologicamente perde. Nel tempo, questa condizione porta l’organismo femminile a una maggiore fragilità ossea e a un più alto rischio di osteoporosi.
  • Per questo motivo è fortemente raccomandato a tutte le donne in menopausa il consumo giornaliero di 2-3 porzioni di latte o latticini, come yogurt e formaggi, poiché rappresentano le fonti alimentari più ricche di calcio altamente assimilabile.
  • Affinché il calcio si fissi nelle ossa occorre però la vitamina D. Questa vitamina è poco presente negli alimenti ma, fortunatamente, la pelle può sintetizzarla esponendosi al sole. In menopausa è opportuno valutare la quantità di vitamina D nel sangue tramite specifici esami e, in caso di carenza, concordare con il proprio medico l’assunzione di un integratore.
  • Grana Padano DOP è il formaggio che, tra quelli comunemente più consumati, apporta la maggiore quantità di calcio biodisponibile, inoltre contiene anche buone proteine ad alto valore biologico (con i 9 aminoacidi essenziali), vitamine B2 e B12 e antiossidanti come vitamina A, zinco e selenio. Uno o due cucchiai di grattugiato sui primi piatti o sulle vellutate di verdure (anche al posto del sale) aiutano le donne in menopausa a raggiungere il fabbisogno quotidiano di calcio per ossa sane.

Fitoestrogeni per dimagrire in menopausa

Con l’arrivo e dopo la menopausa, il metabolismo della donna “rallenta” e si assiste a una riduzione fisiologica del fabbisogno di energia (calorie). Avere un metabolismo lento significa che si tenderà maggiormente ad ingrassare: ecco perché molte donne, dall’arrivo della menopausa in poi, aumentano di peso e hanno molta più difficoltà a dimagrire.

  • Gli isoflavoni della soia sembrerebbero avere un impatto significativo sul miglioramento del metabolismo delle donne in post-menopausa. Studi condotti sugli animali hanno suggerito che, in chi segue una dieta ipocalorica (dimagrante), l’aumentato consumo delle proteine della soia può migliorare i livelli di grassi nel sangue (colesterolo, trigliceridi) di glicemia e facilitare il dimagrimento (maggiore perdita di peso e di massa grassa).
  • Tuttavia, gli studi che ricercano la relazione tra isoflavoni e dimagrimento nelle donne obese in menopausa sono attualmente limitati e, prima di poter confermare i risultati positivi, sono necessarie ulteriori evidenze scientifiche.

Per dimagrire in menopausa e in post menopausa è importante praticare una regolare attività fisica (non meno di 150 minuti a settimana) e adottare un’alimentazione sana ed equilibrata, che rispetti soprattutto il fabbisogno energetico della donna senza compromettere il suo bilancio energetico. La donna in menopausa deve quindi consumare solo le calorie che effettivamente utilizza.

  • Per ricevere gustosi menu della tradizione mediterranea equilibrati in macro e micronutrienti e personalizzati per le tue calorie giornaliere, iscriviti al programma di controllo del peso completamente gratuito Calorie&Menu per la Menopausa. Troverai anche un piano di attività fisica adeguato alle tue capacità per aiutarti ad aumentare la massa magra (muscoli) e diminuire quella grassa. Se preferisci non mangiare carne né pesce, puoi provare la Dieta L.O.Ve (latto-ovo-vegetariana) per la Menopausa.
  • Per calcolare velocemente e gratuitamente il tuo BMI (Indice di Massa Corporea) e sapere quale percentuale di massa magra e massa grassa hai, clicca qui.


Collaborazione scientifica:

Dott.ssa Laura Iorio,
medico specializzato in Scienze dell’Alimentazione

Supervisione scientifica:

Dott. Carmelo Bucolo,
Medico specialista in Ginecologia, esperto in chirurgia endoscopica, già direttore dell’'Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia – Presidio Ospedaliero di Faenza – AUSL di Ravenna

Bibliografia essenziale
Avvertenze

Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto, non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo, il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare. Le informazioni, raccomandazioni e i consigli sopracitati non vogliono essere una prescrizione medica o dietetica, pertanto il lettore non deve, in alcun modo, considerarli come sostitutivi delle prescrizioni o dei consigli dispensati dal proprio medico curante.