Dieta per Trigliceridi alti (Ipertrigliceridemia) - Eccesso di trigliceridi nel sangue

Cosa sono i trigliceridi?

I trigliceridi sono una forma di grasso contenuta nel sangue, rappresentano la quantità di lipidi più presente nel cibo e nell’organismo umano , dove vengono immagazzinati nel tessuto adiposo come riserva di energia . Tuttavia, le riserve non possono essere infinite e troppi trigliceridi non fanno bene alla salute.

Trigliceridi alti: quando preoccuparsi?
Con le analisi del sangue, si determina il valore dei trigliceridi circolanti. La classificazione del National Cholesterol Education Program, Adult Treatment Panel III (NCEP ATP III) sostiene che i livelli di trigliceridi possono essere:

  • nella norma se la concentrazione sanguigna è minore di 150 mg/dl ;
  • se sono tra 150 e 199 mg/dl ;
  • se il valore è tra 200 e 499 mg/dl ;
  • molto elevati se sono uguali o maggiori di 500 mg/dl .

Quando il valore dei trigliceridi è superiore a 199 mg/dl , si parla di ipertrigliceridemia .

  • Livelli superiori a 1000 mg/dl si correlano a un alto rischio di pancreatite acuta ;
  • Livelli superiori a 2000 mg/dl sono da considerarsi un’emergenza medica .

L’ipertrigliceridemia è, a tutti gli effetti, un fattore di rischio cardiovascolare , anche nelle forme lievi o moderate (sopra i 150 mg/dl), e rappresenta un fattore di rischio anche per alcune malattie del fegato e del pancreas .

Cause dei trigliceridi alti

L'aumento dei trigliceridi nel sangue è legato (salvo forme di dislipidemia familiare su base genetica) all’introduzione di calorie in eccesso , soprattutto se associate al consumo di abbondanti quantità di zuccheri semplici , alcool e grassi saturi :  tutti nutrienti che, se non utilizzati come energia ( bilancio energetico ), vengono convertiti dall'organismo in trigliceridi .

Anche la qualità dei grassi introdotta con l'alimentazione è importante, dal momento che  i grassi monoinsaturi e polinsaturi non aumentano i valori di trigliceridi, seppur vadano consumati con moderazione per il loro elevato valore calorico.

  • Ricordiamo che non tutti i grassi animali sono saturi. Ad esempio, nei grassi del Grana Padano DOP (100 g di formaggio fatto con latte fresco, decremato durante la lavorazione) i grassi monoinsaturi , come quelli dell’olio d’oliva, sono il 28% e i polinsaturi , come quelli del pesce, il 4% . Grana Padano DOP, inoltre, apporta il 33% di proteine ad alto valore biologico , minerali importanti come il calcio (è il formaggio che ne contiene la maggiore quantità tra quelli comunemente più consumati in Italia), oltre a vitamina B12 e antiossidanti quali vitamina A, zinco e selenio .
  • Grazie ai suoi preziosi nutrienti, Grana padano DOP, se inserito all’interno di una dieta varia ed equilibrata, è considerato un alimento che promuove la salute e che può essere consumato - nelle giuste quantità e frequenze - anche da chi soffre di trigliceridi e colesterolo alto .

Sintomi trigliceridi alti

Purtroppo, l’ipertrigliceridemia non produce segni o sintomi che riconducono immediatamente alla malattia. Per diagnosticare la condizione, infatti, occorre fare un’ analisi del sangue che metta in evidenza i valori di trigliceridi.

Pur non producendo sintomi evidenti, livelli elevati di trigliceridi nel sangue si associano ad altre patologie dell’organismo come:

L'insieme di queste condizioni, che aumenta ulteriormente il rischio di andare incontro nel corso della vita a malattie cardiovascolari , è più frequente in chi ha un accumulo di adipe a livello addominale, ossia un “girovita” più abbondante. L’ipertrigliceridemia rappresenta un marker della sindrome metabolica , condizione caratterizzata dalla presenza contemporanea di diversi squilibri metabolici, ognuno dei quali è già da solo un indice di rischio cardiovascolare.

  • Anche altre situazioni possono associarsi all’ ipertrigliceridemia come l ’ipotiroidismo , malattie renali croniche , epatopatie e l’assunzione di alcuni farmaci .

È sempre bene rivolgersi al proprio medico curante in caso di ipertrigliceridemia per effettuare eventuali ulteriori accertamenti.

Raccomandazioni dietetiche generali

I cardini della terapia nutrizionale in caso di trigliceridi alti sono rappresentati dalla normalizzazione del peso corporeo e della circonferenza addominale , da un’alimentazione con un basso apporto di zuccheri semplici, grassi saturi e dall’eliminazione di alcool . Un’alimentazione adeguata e una riduzione dal 5% al ​​10% del peso corporeo possono ridurre i trigliceridi. Nelle forme meno gravi, la dieta e il cambio di stile di vita possono rappresentare l'unica terapia .

  • Qui puoi fare il test per sapere qual è il tuo indice di massa corporea (BMI) e calcolare la tua percentuale di massa grassa . In caso avessi un girovita sopra la norma e un BMI superiore a 26, è bene chiedere al medico l’esame del sangue per valutare i valori di trigliceridi.

Per abbassare i trigliceridi occorre:

  • Scegliere cibi ad elevato contenuto di fibre e basso tenore in zuccheri semplici .
  • Scegliere cibi con un basso contenuto di grassi saturi e privilegiare quelli con maggiore tenore di grassi monoinsaturi e polinsaturi.
  • Cucinare senza grassi aggiunti . Preferire metodi di cottura semplici, come la cottura a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione, piuttosto che la frittura, la cottura in padella o bolliti di carne.
  • Non saltare i pasti .
  • Mangiare lentamente , circa 30-40 masticazioni a boccone.
  • Su indicazione del medico o con il suo consenso, è possibile assumere integratori a base di omega 3 disponibili in commercio per favorire la riduzione dei trigliceridi (effetto ipotrigliceridemizzante).

I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti da evitare, da limitare e quelli generalmente consigliabili in presenza della malattia, ma non la frequenza o la quantità necessaria per un’ equilibrata alimentazione, che può e deve essere prescritta solo dal medico specialista.

Alimenti non consentiti

  • Superalcolici : liquori, amari, grappe, cocktail.
  • Alcolici quali vino e birra.
  • Bevande zuccherine come cola, acqua tonica, tè freddo, ma anche succhi di frutta, perché contengono naturalmente zuccheri semplici (fruttosio), anche sulla confezione se riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”.
  • Cibi da fast-food .
  • Zucchero bianco e zucchero di canna per dolcificare le bevande, sostituendolo eventualmente con il dolcificante.
  • Marmellata, miele.
  • Dolci e dolciumi quali torte, pasticcini, biscotti, frollini, gelatine, budini, caramelle.
  • Frutta sciroppata, candita, mostarda di frutta .
  • Prodotti da forno contenenti la dizione “grassi vegetali” (se non altrimenti specificato generalmente contengono oli vegetali saturi o di palma e cocco)
  • Condimenti grassi come burro, lardo, strutto, panna.
  • Frattaglie : fegato, cervello, reni, rognone, cuore.
  • Insaccati ad elevato tenore in grassi saturi , come salame, salsiccia, cotechino, ecc. oltre alle parti grasse delle carni.
  • Latte intero o condensato , yogurt intero , formaggi ad elevato tenore in grassi saturi e colesterolo, come mascarpone o formaggi a doppia o tripla crema..
  • Maionese, ketchu p, BBQ e altre salse elaborate.

Alimenti consentiti con moderazione

  • Dolcificante : elevate quantità possono provocare disturbi intestinali e momenti di dissenteria anche violenta.
  • Oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi come l'olio extravergine d'oliva , l'olio di riso o gli oli monoseme, tipo soia, girasole, mais, arachidi (per il loro potere calorico controllare il consumo dosandoli con il cucchiaino).
  • Frutta poiché contiene naturalmente zucchero (fruttosio). È importante rispettare le quantità indicate nella dieta e limitare al consumo occasionale i frutti più zuccherini (uva, banane, fichi, cachi, mandarini). Anche la frutta secca ed essiccata va consumata in maniera limitata e in porzioni minori rispetto agli altri tipi di frutta. Le noci sono tra tutta la frutta secca, le più ricche di Omega3 (grassi polinsaturi).
  • Sale . È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura e limitare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia).
  • Patate , poiché non sono una verdura ma importanti fonti di amido, quindi sono un vero e proprio sostituto di pane, pasta e riso. Possono essere perciò consumate occasionalmente in sostituzione al primo piatto.

Alimenti consentiti e consigliati

  • Pesce di tutti i tipi , almeno tre volte alla settimana. Privilegiare quello azzurro (sardina, sgombro, alice, etc.) e salmone per il loro contenuto di omega 3.
  • Verdura cruda e cotta da assumere in porzioni abbondanti. La varietà nella scelta permette di introdurre correttamente i sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti necessari per l’organismo.
  • Cereali come pane, pasta, riso, avena, orzo, farro, ecc. (privilegiando quelli integrali ).
  • Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati .
  • Carne sia rossa che bianca (proveniente da tagli magri e privata del grasso visibile). Pollame senza pelle .
  • Affettati magri quali prosciutto cotto, crudo, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo, purché sgrassati e non più di 1 o 2 volte alla settimana
  • Formaggi freschi a basso contenuto di grassi oppure formaggi stagionati prodotti con latte che durante la lavorazione è parzialmente decremato , come Grana Padano DOP . Questo formaggio può essere consumato come secondo 2 volte a settimana al posto di carne o uova e anche grattugiato (un cucchiaio, 10 grammi) per insaporire primi e pietanze al posto del sale.
  • Legumi da 2 a 4 volte alla settimana, al posto del secondo piatto.
  • Acqua, tè, tisane e infusi senza zucchero .
  • Semi di lino, chia o girasole poiché contengono ottime quantità di omega 3.

Consigli comportamentali

  • In caso di sovrappeso od obesità , eliminare i chili di troppo e normalizzare il “girovita”, ossia la circonferenza addominale, indicatore della quantità di grasso depositata a livello viscerale principalmente correlata al rischio cardiovascolare. Valori di circonferenza vita superiori a 94 cm nell'uomo e ad 80 cm nella donna si associano ad un " rischio moderato "; valori superiori a 102 cm nell'uomo e ad 88 cm nella donna sono associati ad un " rischio elevato ".
  • Rendere lo stile di vita più attivo (abbandona la sedentarietà! Vai al lavoro a piedi, in bicicletta o parcheggia lontano, se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale a piedi).
  • Praticare attività fisica almeno tre volte alla settimana per almeno 150 minuti complessivi , ottimali 300. La scelta va sempre effettuata nell'ambito degli sport con caratteristiche aerobiche, cioè moderata intensità e lunga durata , come ciclismo, ginnastica aerobica, cammino a 4 km ora, nuoto, più efficaci per eliminare il grasso in eccesso.
  • Non fumare : il fumo rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare.
  • Controllare con l'aiuto del Medico altre eventuali patologie coesistenti (ad es. ipertensione arteriosa, diabete mellito).
  • Leggere le etichette dei prodotti , soprattutto per accertarsi del loro contenuto in zuccheri e grassi saturi. Prestare attenzione all’utilizzo di prodotti “ senza zucchero ”, in quanto sono spesso ricchi di grassi e di conseguenza ipercalorici.
  • Anche se normopeso, monitorare il peso corporeo (BMI) per prevenire aumenti che possono essere la causa di ipertrigliceridemia.

Consigli pratici

  • È possibile consumare succo di pomodoro o verdure, bibite gassate “light” come cocktail per una serata in compagnia.
  • Per misurare correttamente la concentrazione di trigliceridi nel sangue, verificando se si è modificato dopo una dieta adeguata o l’inizio di una terapia farmacologica, è necessario essere a digiuno al momento del prelievo da almeno 12 ore, oltre ad aver consumato, la sera precedente, un pasto leggero. Bere un bicchiere di latte o una bevanda zuccherata durante la notte, prima dell’esame, potrebbe influenzare il risultato.

Ricette consigliate

Sgombro con spinaci salsa di yogurt e curcuma
Alici con verdure
Insalata salmone e lenticchie
Merluzzo in crosta di patate
Bucatini sgombro e rosmarino
Fusilli al farro con asparagi funghi peperoncino e Grana Padano DOP
Strudel di pesce con verdure
Insalata di orzo e bietole
Pesce azzurro marinato
Colazione con spirali di pane

Avvertenze
I consigli dietetici forniti sono puramente indicativi e non debbono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del medico, in quanto alcuni pazienti possono richiedere adattamenti della dieta sulla base della situazione clinica individuale.

Autori
Dott.ssa Laura Iorio, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione

Bibliografia essenziale :
Klaus G Parhofer, Ulrich Laufs. The Diagnosis and Treatment of Hypertriglyceridemia Dtsch Arztebl Int. 2019;116(49):825-832.